Agìta. Un workshop di Cesare Pietroiusti per la Fondazione Ermanno Casoli
Nell'ambito del progetto formativo E-Straordinario, realizzato dalla Fondazione Ermanno Casoli, Cesare Pietroiusti ha condotto un workshop con alcuni imprenditori e manager, in collaborazione con Confindustria Ancona. Un art book in forma di "agenda non funzionale", progettato a partire da pensieri intimi ed emozioni...
Un video di Anton Giulio Onofri
Il 25 ottobre 2012 e il 17 gennaio 2013 si sono svolte le due fasi del workshop Agìta. Istruzioni per un’agenda non funzionale, tra la Pinacoteca Civica di Jesi e la sede di Confindustria Ancona, nell’ambito del progetto formativo realizzato dalla Fondazione Ermanno Casoli: un modo per portare pratiche e tematiche dell’arte contemporanea all’interno del mondo dell’impresa, favorendo a partire dalla creatività l’attivazione di processi di cambiamento, innovazione, socializzazione.
Il workshop, condotto da Cesare Pietroiusti, ha coinvolto tredici imprenditori e manager provenienti dal settore meccanico della Provincia di Ancona e due funzionari del settore cultura della Pubblica Amministrazione, i quali hanno lavorato insieme all’artista per la produzione di un libro d’artista, tirato in trenta copie numerate e firmate, consegnato ufficialmente ai partecipanti alla fine del percorso.
Curato dal direttore artistico della FEC Marcello Smarrelli, e sostenuto dalla Funzione Cultura della Regione Marche, il progetto si è svolto nell’ambito di E-STRAORDINARIO, programma di formazione ideato dalla Fondazione e già sperimentato con successo in diverse realtà industriali.
“Una bella sfida per noi imprenditori” ha affermato Sandro Paradisi, Presidente della Sezione Meccanica di Confindustria Ancona. “Abbiamo passato due giornate alla ricerca destrutturata di pensieri “non funzionali”, di sensazioni, di emozioni; abbiamo parlato di arte, di passione, abbiamo agito in libertà, fuori dagli schemi e quasi senza accorgercene, abbiamo sviluppato la nostra creatività. Questo per un imprenditore è essenziale: senza creatività e innovazione oggi non si va da nessuna parte: e per essere creativi spesso bisogna rompere gli schemi a fare qualcosa di completamente diverso dal solito“.
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