Alex Urso – Tutto il peso del cielo

Informazioni Evento

Luogo
ASP BEATA LUCIA
Piazza Marzio Galeotto, 6, 05035 Narni TR, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
26/04/2025

ore 17.30

Contatti
Email: info@theposito.com
Artisti
Alex Urso
Curatori
Lorenzo Rubini
Generi
arte contemporanea, personale

‘Tutto il peso del cielo’ è la mostra di Alex Urso che conferma anche per il 2025 la collaborazione tra la galleria THEPÒSITO Art Space, l’ASP Beata Lucia di Narni e l’Associazione Corsa all’Anello.

Comunicato stampa

‘Tutto il peso del cielo’ è la mostra di Alex Urso che conferma anche per il 2025 la collaborazione tra la galleria THEPÒSITO Art Space, l’ASP Beata Lucia di Narni e l’Associazione Corsa all’Anello. La mostra si sviluppa come un dialogo tra memoria e spazio, tra il passato custodito nelle mura del Beata Lucia di Narni e una ricerca artistica che esplora il fragile equilibrio tra presenza e assenza. Il percorso espositivo nasce da un confronto con la storia dell’edificio, un tempo brefotrofio, ora luogo di memoria collettiva. Le opere in mostra non si limitano a raccontare, ma abitano lo spazio della chiesa con delicatezza, lasciando emergere le tracce di un passato che si fa presente. In questa dimensione sospesa, Tutto il peso del cielo diventa non solo un’indagine sulla memoria, ma anche un atto di ascolto e riflessione.
Le immagini di bambini e famiglie emergono dall’archivio fotografico dell’ASP Beata Lucia di Narni, un luogo di confine, il limite tra la città e la valle. Distese a terra come reliquie di una memoria custodita nel tempo, diventano bandiere adagiate al suolo al termine di una battaglia dolorosa, a volte persa in partenza. Sono trattenute da pesanti blocchi di pietra, che si fanno metafora aperta e ambigua: il peso della storia, il carico dell’esistenza, la gravità del ricordo.
A vegliare su di esse, tre piccoli uccelli, pronti a spiccare il volo verso una delle finestre vicine, ma impossibilitati dalla morte invisibile. Impagliati per conservarne intatta la presenza, sembrano ancora vivi, come sospesi tra il volo e la caduta. Uno svetta su una colonna di marmo al centro dello spazio, evocando un’allegoria biblica. Un altro riposa su un piccolo altare, mentre il terzo si posa sulla piccola e nascosta acquasantiera, svuotata del liquido santificato e riempita di semini: un gesto di nutrimento che tradisce la sua stessa inutilità. […]
Il titolo della mostra gioca su un paradosso: il cielo – limite celeste fondamentale nella ricerca dell’artista marchigiano –, immagine per eccellenza della leggerezza, diventa improvvisamente greve, opprimente. Il cielo è la promessa del volo, ma anche lo spazio da cui si precipita. È il punto di partenza e il luogo della fine. Il peso del cielo grava sulle bandiere adagiate a terra, sulle pietre che le trattengono, sui corpi degli uccelli che non possono più alzarsi in volo. È il peso della memoria, della colpa, dell’irrevocabilità di alcuni gesti. Ma è anche il peso della bellezza, della fragilità e di ciò che, pur restando immobile, continua a raccontare.
‘Tutto il peso del cielo’ è un dialogo tra memoria e materia, un’evocazione poetica di ciò che rimane quando il volo si interrompe.

Alex Urso (Civitanova Marche, 1987), diplomato in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. I suoi interessi sono trasversali, così come le tecniche impiegate nei suoi progetti: dall'installazione al collage all'impiego della realtà aumentata. Ha esposto presso Casa Testori (Milano), Fondazione Brugnatelli (Milano), Studio 87 (Valletta), Magacin Gallery (Belgrado), Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, Zacheta – National Gallery of Art di Varsavia, Monopol Gallery (Varsavia), Estorick Collection of Modern Italian Art (Londra), Entropia Gallery (Breslavia), Palazzo Malipiero (Venezia). Dal 2012 al 2019 ha vissuto a Varsavia, portando avanti la sua ricerca artistica e occupandosi di curatela. Tra le istituzioni con cui ha collaborato in questi anni: Zacheta – National Gallery of Art di Varsavia, Istituto Italiano di Cultura di Varsavia, Padiglione Polacco-16.Mostra Internazionale di Architettura Biennale di Venezia, Fondazione Benetton, Adam Mickiewicz Institute. Nel 2017 è stato co-curatore della Biennale de La Biche (definita dal The Guardian "la più piccola biennale d'arte al mondo", ospitata su un'isola deserta del Pacifico). È direttore e curatore di FIUTO Art Space.