Fabrizio Uliana – Venezia anamorfica / Venise anamorphique
Immagni che catturano la città lagunare di Venezia, lontano da ogni aspetto estetizzante.
Comunicato stampa
Un viaggio visivo attraverso una Venezia sconosciuta
Dopo l’eccezionale acqua alta del 13 novembre 2019, Fabrizio Uliana ha iniziato a esplorare Venezia con uno sguardo nuovo, lontano da ogni estetizzazione. Attraverso il suo progetto "Venezia Anamorfica", cattura l’anima inquieta e inafferrabile della città, trasformandola in immagini enigmatiche, oniriche e disorientanti.
Utilizzando uno smartphone, ha spinto la tecnologia oltre i suoi limiti, sfruttando il movimento dinamico, circolare e semicircolare per ottenere effetti che sfidano la percezione: profondità inesistenti, illusioni ottiche e confini tra caos e ordine. Le sue fotografie, stampate in fine art su fogli 60x80 cm, invitano lo spettatore a "vedere cose che non ci sono" e a riflettere sul futuro della città.
Il libro "Venezia Anamorfica / Venise Anamorphique"
Il volume, edito nell’agosto 2023 da Escourbiac (Francia), raccoglie questa straordinaria visione fotografica, accompagnata da testi di:
Carlo Chiapponi, fotografo: sul nuovo punto di vista mobile della fotografia contemporanea;
Frédéric Cossutta, filosofo: sull’interpretazione ermeneutica delle immagini;
Dominique Maingueneau, linguista: sulla decostruzione dell’estetica veneziana.
Sull’autore
Nato a Roma, Fabrizio Uliana ha vissuto a Venezia per 25 anni. Dal 2020 risiede in Francia, tra Parigi e Dinard. Appassionato di diritti umani e civili, ha lavorato per il Ministero della Giustizia fino al 2019. La sua esperienza fotografica è principalmente autodidatta, con influenze che spaziano da Man Ray ad André Kertész. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e Francia, e le sue immagini sono pubblicate su libri, riviste e siti web.
