L’archistar protagonista? Roba vecchia. Profilo basso per il Celtic Museum, in Germania…
L’architettura, per una volta, evita grandi gesti di protagonismo e si ritira lasciando spazio al sito archeologico celtico più importante d’Europa. È quello che succede nella progettazione del Celtic Museum, appena inaugurato a Glauburg, in Germania. È il giovane studio Kadawittfeldarchitektur, sedi in Germania e in Austria, a dimostrare come sia possibile, e non per […]
L’architettura, per una volta, evita grandi gesti di protagonismo e si ritira lasciando spazio al sito archeologico celtico più importante d’Europa. È quello che succede nella progettazione del Celtic Museum, appena inaugurato a Glauburg, in Germania. È il giovane studio Kadawittfeldarchitektur, sedi in Germania e in Austria, a dimostrare come sia possibile, e non per questo scontato, concepire un edificio museale che non esponga se stesso, ma che ruoti intorno a quello per cui è stato creato trovando, così, la sua essenza.
Il volume, puro e compatto in acciaio corten, emerge dal terreno inquadrando il tumulo celtico venuto alla luce durante i recenti scavi. Gli si contrappone, ne duplica l’immagine e ne evidenzia l’importanza. Il museo sottolinea i percorsi processionali, immerge il fruitore nel mondo celtico dosando sapientemente la luce e facendogli assaggiare il gusto della scoperta, con un allestimento aperto e fluido, ispirato alla stratificazione dello scavo, lo fa riemergere nella grande finestra panoramica che incornicia il tumulo e infine dal tetto, con uno sguardo, gli fa possedere l’intera area archeologica.
– Federica Russo
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