Correva l’anno 1895. Grandi avventure culturali, tra Freud, i fratelli Lumière e i riflessi cangianti d’una città lagunare. Venezia, naturalmente. Nasceva allora la Biennale…
Correva l’anno 1895. In quel frangente di quasi fine secolo, Picasso di anni ne faceva quattordici, Boccioni tredici; vi nasce Rosai, quando invece cinque anni prima Van Gogh era morto suicida in un paesino nel nord della Francia. Ma un po’ più a sud, nella luminescente Parigi, con gli esperimenti dei Fratelli Lumière, datati proprio […]
Correva l’anno 1895. In quel frangente di quasi fine secolo, Picasso di anni ne faceva quattordici, Boccioni tredici; vi nasce Rosai, quando invece cinque anni prima Van Gogh era morto suicida in un paesino nel nord della Francia. Ma un po’ più a sud, nella luminescente Parigi, con gli esperimenti dei Fratelli Lumière, datati proprio ’95, si inizia a parlare di cinematografo. Ed è nella notte tra il 23 e il 24 luglio di quell’anno che Freud fa un sogno particolare: racconterà poi ne L’interpretazione dei sogni che quel fatto sta a fondamento della svolta psicoanalitica. Suvvia, chi non ha in mente che quello fu anche l’anno di nascita della Biennale veneziana? Per meglio dire: Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia.
Ebbene, la vicinissima Austria, nel countdown dell’imminente 55. Biennale (dal 1 giugno al 24 novembre 2013), batte un colpo per dire che, sì, nel 1895 – e i padiglioni nazionali non esistevano affatto – lei già c’era. Così, per l’appunto, qualcuno si è messo a stilare l’elenco di quegli artisti che nel corso del tempo vi hanno partecipato. Detto altrimenti, Jasper Sharp, commissario per l’Austria nell’edizione ventura, si è reso promotore di un’iniziativa che non dispiacerà di certo a coloro che amano sentir parlare di Biennale e della sua storia. Il curatore sta infatti tirando fuori dal cilindro un libro/catalogo ricco di foto d’epoca inedite, intitolato L’Austria e la Biennale di Venezia 1895-2013. Ben 400 pagine e testo bilingue (ted/ing). Sarà presentato in anteprima a Vienna il 29 aprile prossimo sotto la cupola dalle foglie dorate della Secessione. La quale, tanto per restare in tema, cominciò ad essere eretta, su progetto di Joseph Olbrich, nell’anno della Biennale numero due.
– Franco Veremondi
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