StudioVisit – Alberto Mattia Martini incontra Nicola Samorì
“Penso di essere un raro esempio di masochismo nell’arte: accumulo empatia con l’opera per ore, a volte per giorni. E trovo sempre il coraggio di uccidere tanta cura”. Nicola Samorì, ripreso nella sua casa-atelier per la rubrica StudioVisit, racconta tutto il pathos, la dedizione, la fisicità, la crudeltà del suo lavoro di pittore. Un corpo a corpo con la materia cromatica e luminosa...
StudioVisit – Nicola Samorì
a cura di Alberto Mattia Martini
riprese: Alberto Mattia Martini e Andrea Cagno
montaggio: Andrea Cagno
Il viaggio per giungere a Bagnacavallo non è certamente tra i più semplici; ma come per tutte le cose avvincenti e affascinanti, occorrono passione e soprattutto pazienza. Ad attenderci in stazione c’è Nicola Samorì, che, con il suo fare pacato, fa gli onori di casa.
Il piccolo paese della pianura romagnola, citato anche da Dante nella Divina Commedia, ci rivela subito un’atmosfera felliniana, subito confermata anche dai racconti di Samorì. Eccoci così di fronte al suo studio: una chiesa sconsacrata, successivamente sede del cinema del paese, che il giovane artista forlivese ha con estremo gusto e dedizione convertito in casa-atelier. Un luogo unico, esteticamente incantevole, reso ancora più magico dalla nuova destinazione creativa.
Avvolti dalla luce che penetra dalle grandi vetrate, circondati dai personaggi ritratti da Samorì, ci immergiamo in una dimensione piacevole, in cui pensiero, sguardo e parole vagano in libertà. Tra storia, attualità, arte, letteratura, filosofia, la conversazione ha inizio…
A.M.M.
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