Una scala carbonizzata risorge dall’acqua scura; un monumento poetico ma senza nostalgia, la memoria di un percorso che trasporta verso un nuovo elevato orizzonte. Artisti-viaggiatori e architetti-archeologi dell’utopia, Anne e Patrick Poirier (Marsiglia, 1941 / Nantes, 1942), dopo un viaggio tra le rovine archeologiche dei Maya in Guatemala – paese dell’eterna primavera – affascinati dalla vegetazione lussureggiante, tra numerosi vulcani e misteriosi fiumi, realizzarono Tikal – Mundo Perdido (1980-82), ora riproposto alla Galleria Studio G7 di Bologna. All’installazione principale si affiancano una serie di delicati lavori su carta, frammenti di simboli un tempo egemoni, emblemi della storia di una civiltà lontana. Materiali, soggetti, composizione: tutto è metafora di fragilità, violenza e distruzione, sia dell’arte sia della natura, con reminiscenze ancestrali e psicanalitiche. Dopo oltre tre decenni, un lavoro ancora “vivo”.
Gaspare Luigi Marcone
Bologna // fino al 20 marzo 2013
Anne e Patrick Poirier – Tikal. Mundo Perdido
STUDIO G7
Via Val d’Aposa 4a
051 2960371
[email protected]
www.galleriastudiog7.it
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