Ma lo avete mai visto un ministro che in Biennale visita tutti i padiglioni fuorché quello del suo Paese? Così ha fatto Galan. E ha fatto bene
Primo giorno di preview in laguna, primissime dichiarazioni di Giancarlo Galan sul Padiglione Italia. Siamo alla conferenza stampa di ILLUMInazioni, protagonista Bice Curiger, introdotta dal presidente Baratta, con tanto di chiosa istituzionale del Ministro. Il quale, tra la giornata di ieri e la mattinata di oggi, ha trovato il tempo per visitare qualche padiglione, ma […]
Primo giorno di preview in laguna, primissime dichiarazioni di Giancarlo Galan sul Padiglione Italia. Siamo alla conferenza stampa di ILLUMInazioni, protagonista Bice Curiger, introdotta dal presidente Baratta, con tanto di chiosa istituzionale del Ministro. Il quale, tra la giornata di ieri e la mattinata di oggi, ha trovato il tempo per visitare qualche padiglione, ma non quello italiano. Una strana “dimenticanza”, in effetti, da parte della principale carica politica italiana in fatto di affari culturali. Immancabile arriva la domanda dalla platea, che mette il dito nella piaga: ancora polemiche tra Vittorio Sgarbi e il Ministro? Galan, candido, dichiara di aver deciso di visitare le mostre di altri tre Paesi – casualmente, la triade di superpotenze USA, Israele e Russia – ma di non avere avuto ancora il tempo per fare un giretto “in casa”. Più tardi, forse, o domani. Nessuna polemica però: il progetto sgarbiano gli piace parecchio, e le uniche tensioni sono state quelle relative alla questione “soprintendenza”. Questione conclusasi, come è noto, con l’assegnazione dell’incarico di Soprintendente del Polo museale di Venezia a Giovanna Damiani, che lo stesso Galan, pungente, definisce ben più qualificata. Subito dopo la conferenza stampa, vi postiamo il file audio con le dichiarazioni del Ministro…
-Helga Marsala
https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2011/06/galan801.mp3
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