Beppe Grillo? Un “vecchio comico”, che divide gli artisti italiani. Tutti i media del mondo si buttano sulla novità della politica italiana, ma è Le Figaro a parlare dell’”ancien comique”…
È l’argomento del giorno, che rimbalza su tutti i media del globo, forse ancor più degli stessi risultati delle elezioni politiche, e del tonfo al quale hanno condannato più o meno tutte le borse. Ovunque fa capolino la chioma arruffata di Beppe Grillo, il nuovo Coluche, il nuovo Che Guevara. Ma è il quotidiano francese […]
È l’argomento del giorno, che rimbalza su tutti i media del globo, forse ancor più degli stessi risultati delle elezioni politiche, e del tonfo al quale hanno condannato più o meno tutte le borse. Ovunque fa capolino la chioma arruffata di Beppe Grillo, il nuovo Coluche, il nuovo Che Guevara.
Ma è il quotidiano francese Le Figaro a scegliere il taglio più originale, e non tanto perché mette su una bilancia i colleghi attori e comici italiani, di qua chi sta con M5S, di là chi prende le distanze: ma soprattutto perché esordisce con un “ancien comique”, che di certo non contribuirà a rilassare le già provate coronarie grilline. Sia che venga letto in senso letterale – nell’accezione di “ex comico”, visto che ha sempre detto di non voler rinunciare al palcoscenico, o nell’accezione “demografica”, Grillo ha 65 anni, un pargolo per l’italica gerontocrazia -, sia che sia intesa in senso metaforico, lui, profeta del nuovo, della smobilitazione, della resa incondizionata dei “vecchi”.
Insomma, i colleghi di palcoscenico? Il giornale parla del favore incontrato presso Adriano Celentano e Dario Fo, mentre più guardinghi sarebbero Edoardo Bennato e Roberto Benigni. E proprio su Dario Fo, rispunta la proposta fatta dal genovese la scorsa settimana in una delle ultime tappe dello Tsunami Tour: sia lui il nuovo Presidente della Repubblica. Ma Fo avrebbe declinato, per gli 87 anni suonati…
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