L’estetica frammentaria di Luca Trevisani
Luca Trevisani è uno degli enfant prodige dell’arte contemporanea italiana: vincitore del Premio Furla nel 2007, del New York Prize nel 2010, finalista al Maxxi nel 2012, in residenza al Macro fino a ottobre 2013. Per la sua personale romana, offre una panoramica recente della sua eclettica ars compositiva. Da Valentina Bonomo, fino al 15 aprile.
Luca Trevisani (Verona, 1979, vive a Milano e Berlino) parla attraverso frammenti che invitano a essere completati. Il suo lavoro si concentra sulla composizione e trasformazione continua della materia, sostanza di oggetti comuni, forma mutevole assoggettata a processi vitali ed energetici. L’opera d’arte è sintesi di processi per sua stessa natura: ecco allora che tempo, sedimentazione, stratificazione, metamorfosi, organicità diventano lettere di un alfabeto che attinge a fonti inesauribili e disparate. In mostra opere scultoree e stampe su carta e alluminio: nel gioco semantico e materico di Marmomarmelade, le superfici di gesso manipolato diventano taglienti gusci calcarei di uova. Le trame materiche dei cladodi di alluminio e i contrasti cromatici luminosi di Senza Titolo evocano sapori e visioni di vita e nutrimento. La cera è struttura e materia, plasmata e modellabile, in Un Posto Per Ogni Cosa e Ogni Cosa Dove Vuole Stare, le stampe fotografiche Placet experiri (flogisto) sono visioni ologrammatiche e cangianti di forme quasi pittoriche.
Marta Veltri
Roma // fino al 15 aprile 2013
Luca Trevisani – Fino alla punta delle tue dita
a cura di Claudia Gioia
VALENTINA BONOMO
Via del Portico d’Ottavia 13
06 6832766
[email protected]
www.galleriabonomo.com
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