Non vi è piaciuta Bice Curiger? Potete sempre andare al Padiglione Danese e calpestarla…

C’è il volto del presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta, a fianco di quello di un’inatteso Giulio Andreotti. E poi ci sono Angela Merkel, Silvio Berlusconi, Papa Benedetto XVI, Ignazio La Russa, Daniela Santanchè. Tutti meritevoli, per qualche ragione, eminentemente politico-sociale, di essere calpestati. E così l’artista tedesco Thomas Kilpper ha istoriati i loro […]

C’è il volto del presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta, a fianco di quello di un’inatteso Giulio Andreotti. E poi ci sono Angela Merkel, Silvio Berlusconi, Papa Benedetto XVI, Ignazio La Russa, Daniela Santanchè. Tutti meritevoli, per qualche ragione, eminentemente politico-sociale, di essere calpestati.
E così l’artista tedesco Thomas Kilpper ha istoriati i loro volti sul pavimento del Pavilion for Revolutionary Free Speech, installazione presente nell’ambito del Padiglione Danese, invitando i visitatori a camminarci sopra. Curiosità: c’è anche il suo, di volto, quello dell’artista stesso, che chissà per quale ragione si offre al pubblico calpestio. Ma soprattutto c’è lei, Bice Curiger: una buona occasione per qualche visitatore deluso, per prendersi una rivincita sulla paziente – in effigie – curatrice svizzera…

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