Torna a casa Cicelyn. E che sia una Casamadre. Ecco il nome della nuova galleria napoletana, mentre un’altra, quella di Dino Morra, cambia sede…

C’è un po’ di fermento in quel di Napoli, nel panorama galleristico cittadino. Grande l’attesa per la nuova creatura di Eduardo Cicelyn, che prova a dimenticare i dolori e gli affanni del Madre-gate, inventandosi una nuova attività – si spera – remunerativa. Sappiamo che la sede, in un dichiarato omaggio a un glorioso passato recente, sarà […]

C’è un po’ di fermento in quel di Napoli, nel panorama galleristico cittadino. Grande l’attesa per la nuova creatura di Eduardo Cicelyn, che prova a dimenticare i dolori e gli affanni del Madre-gate, inventandosi una nuova attività – si spera – remunerativa. Sappiamo che la sede, in un dichiarato omaggio a un glorioso passato recente, sarà proprio a Palazzo Partanna, in Piazza dei Martiri, in quel piano nobile che ospitò la mitica galleria di Lucio Amelio. Più che un omaggio, una sfida: il 2013 come il 1969. Segnare una pagina di storia, ripetendo un’avventura straordinaria e proponendosi come il nuovo Amelio agli esordi del terzo millennio. Vedremo. Intanto, ecco l’ultima notizia, fresca fresca e in anteprima: la galleria si chiamerà, udite udite… Casamadre. No, non è uno scherzo. Anche qui, probabilmente, una sfida, e insieme una provocazione: rivendicare l’eccellenza della sua governance museale ed esorcizzare la paura di nuovi inghippi? Può essere. Certo la cosa fa un poco sorridere e anche pensare: lungi dall’essere stata metabolizzata, la vicenda del Museo di Donnaregina brucia ancora.
E mentre si attende l’opening di Cicelyn, un’altra inaugurazione spicca nel calendario degli art dates napoletani. Si tratta di Dino Morra Arte Contemporanea, nata nel 2010 con un progetto a cavallo tra arte contemporanea e design e poi tutta orientatasi alla promozione di artisti visivi emergenti. In questo caso parliamo di un cambio sede, ma sempre nella stessa zona: fino a ieri in Via Carlo Poerio e da domani in Vico Belledonne a Chiaia. L’apertura è affidata alla personale – la prima in Italia – dell’ateniese Mary Zygouri, curata da Antonello Tolve. Un progetto tutto giocato sul concetto di labirinto,  a sfondo sociale e politico. In mostra un dittico, pensato come uno spartito musicale, che sintetizza lo stato attuale dell’economia internazionale, e un video, Bullmarket, che interpreta il presente a partire della tradizione mitologica greca del dedalo, fra interpretazione della crisi e metafore del disorientamento, del depotenziamento e della caduta, ma anche del cammino per il superamento di uno status quo. Un percorso disseminato di allegorie e di segni poetici, che unisce analisi del presente e recupero delle radici storico-culturali.

– Helga Marsala

www.dinomorraartecontemporanea.eu

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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