Pasqua per mostre, in giro per l’Europa? Partendo da Parigi, capitale di eleganza e innovazione, si verrà accolti da Art Paris Art Fair 2013, al Grand Palais fino al 1° aprile. La fiera d’arte si apre a tutte le espressioni contemporanee e moderne attraverso le proposte di centinaia di gallerie internazionali e un corposo programma di eventi collaterali. La Russia è l’ospite d’onore di questa edizione 2013. Sempre a Parigi, consigliata la retrospettiva di Jesús Rafael Soto al Centre Pompidou, fino al 20 maggio, personale che espone l’acquisizione nella collezione del Centre di venti opere-chiave, datate dal 1995 al 2004, frutto del pagamento delle tasse di successione con opere d’arte e serie di lavori che colma una lacuna importante e aiuta a chiarire il suo percorso. Da vedere anche L’angelo del bizzarro. Romanticismo nero da Goya a Max Ernst al Musée d’Orsay, fino al 9 giugno. La mostra scopre le molteplici declinazioni “dark” del Romanticismo partendo da Goya e Füssli sino a Max Ernst e ai film surrealisti degli Anni Venti. In esposizione 200 opere tra dipinti, grafiche, sculture e film. Il Musée du Louvre, il più visitato museo del mondo (10 milioni di visitatori nel 2012), accanto alle collezioni permanenti offre sempre diverse mostre temporanee, tra le quali la personale di Walid Raad (fino all’8 aprile) e New Frontier II. Arte americana al Louvre (fino al 22 aprile).
Qualora si avesse optato invece per Londra, è bene programmare, fra le altre visite, innanzitutto Vita e Morte. Pompei ed Ercolano al British Museum, aperta fino al 29 settembre. Pubblicizzata come il migliore appuntamento della primavera, la mostra – che presenta numerosissimi reperti vesuviani e vere e proprie opere d’arte – è epocale, in grado di pareggiare i conti con l’altra grande esposizione che negli Anni Settanta portò Pompei nel cuore di Londra, grande come quella, memorabile, su Tutankhamon nel 1972. Da non dimenticare anche a Becoming Picasso. Parigi 1901 alla Courtauld Gallery (fino al 26 maggio): la mostra riunisce le principali opere del giovane Picasso, l’artista che assume e trasforma gli stili e i soggetti di grandi artisti moderni come van Gogh, Degas e Toulouse-Lautrec. Nella seconda metà del 1901, Picasso cambierà radicalmente la direzione della sua arte, che annuncia l’inizio del suo famoso periodo blu. Da visitare anche, nell’ordine: i Ritratti di Man Ray alla National Portrait Gallery (fino al 27 maggio), la retrospettiva su Roy Lichtenstein alla Tate Modern (fino al 27 maggio) e naturalmente David Bowie is al V Victoria and Albert Museum (fino all’ 11 agosto).
Anche Madrid espone richiami al Belpaese con Pompei. Catastrofi sotto il Vesuvio al Canal de Isabel II, fino al 5 maggio: in un unico percorso espositivo sono illustrati gli effetti delle varie eruzioni vulcaniche che hanno sconvolto la Campania e l’area vesuviana, dal II millennio a.C. alla più famosa eruzione del 79 d.C., che seppellì per circa 1.700 anni le città di Pompei ed Ercolano. Per chi si trovasse nella capitale spagnola, consigliamo anche Bohèmes alla Fundación Mapfre (fino al 5 maggio), un magnifico percorso incentrato sulla vita degli artisti nella metà del XIX secolo e sull’inamovibile aura romantica della bohème e, nella medesima sede Capolavori dal Musée d’Orsay (fino al 5 maggio). Infine, restano da vedere Il mondo dove viviamo di Robert Adams al Reina Sofía, fotografie di uno dei più singolari e autentici cronisti del nord-est americano, tra bellezza e umanità, comunicazione e mondo naturale; All’aria aperta. Da Corot a Van Gogh al Museo Thyssen-Bornemisza (fino al 12 maggio) e, sempre nei medesimi spazi, Iperrealismo (fino al 20 giugno), una grande mostra sull’arte iper-realista dalla nascita americana, negli Anni Sessanta, alla contemporaneità. Barcellona, invece, offre un percorso eccezionale: Sedotta dall’arte. Passato e presente della fotografia alla CaixaForum (fino al 19 maggio), una mostra sulle relazioni tra i grandi maestri della storia dell’arte, la fotografia del XIX secolo e l’opera dei fotografi contemporanei. E così opere di Gainsborough, Ingres, Vernet o Fantin-Latour dialogano con artisti contemporanei del calibro di Craigie Horsfield, Rineke Dijkstra, Thomas Struth, Richard Learoyd, Ori Gersht e Beate Gütschow, e artisti del XIX come Julia Margaret Cameron, Gustave Le Gray o Roger Fenton.
Risalendo verso Nord, appuntamenti da non perdere a Vienna, con Max Ernst all’Albertina (fino al 5 maggio), mostra che raccoglie tutte le fasi lavorative dell’artista, nonché le sue scoperte e tecniche; Nuvole. Immagini tra cielo e terra al Leopold Museum (fino al 1° luglio) mostra che, sondando il simbolo stesso dell’effimero, presenta capolavori selezionati da artisti come William Turner, Claude Monet, Ferdinand Hodler, Max Beckmann e Gerhard Richter; Meno di 10. Oggetti pregevoli in miniatura al Wien Museum Karlsplatz (fino al 26 maggio), i tesori dalle collezioni del Museo Wien presentati secondo la regola ferrea che nessuno può superare i 10 centimetri di larghezza, altezza, profondità o diametro. Le lenti d’ingrandimento sono disponibili.
Per Amsterdam, invece, è consigliato posticipare il viaggio a dopo il 15 aprile, con le riaperture del Rijksmuseum (che si offrirà fresco di restauri e con le collezioni complete dopo lavori durati oltre dieci anni) e del Museo Van Gogh. Una selezione di opere di van Gogh sono comunque esposte all’Hermitage, dove peraltro è in corso una bella mostra dedicata allo zar Pietro il Grande, il modernizzatore della Russia.
Chiudiamo questo tour de force dell’arte con un’altra città cardine, Berlino, e tre mostre scelte fra quelle da non perdere. La prima è World Without Men. Archives de Nuit di Helmut Newton alla omonima fondazione, un viaggio nel sulfureo universo newtoniano tra donne bellissime e truccatissime, lussuosamente vestite e intensamente svestite, e dove l’umorismo aleggia su ogni cosa; la seconda è Nella Luce di Amarna. 100 anni dalla scoperta di Nefertiti al Neues Museum (fino al 13 aprile), una grande mostra che, riunendo quattrocento reperti provenienti dalle collezioni dei musei di Berlino e di una cinquantina di musei internazionali, tenta di contestualizzare a livello storico culturale il tempo di Nefertiti, la regina il cui magnifico ritratto è custodito proprio nel museo berlinese. Infine, il terzo iter è rappresentato da Da Beckmann a Warhol. La collezione Bayer al Martin-Gropius-Bau (fino al 9 giugno): la collezione è tra le più grandi raccolte private della Germania, comprendendo oltre 2.000 oggetti d’arte del XX e XXI secolo, con opere di Beckmann, Kirchner, Pechstein, Picasso, Francis, Miró, Richter, Warhol, Gursky, Knoebel. In mostra ci sono oltre 240 opere di 89 artisti, esposte al pubblico per la prima volta in occasione dei 150 anni della collezione stessa.
Ginevra Bria
www.grandpalais.fr
www.artparis.fr
www.centrepompidou.fr
www.musee-orsay.fr
www.louvre.fr
www.britishmuseum.org
www.courtauld.ac.uk
www.npg.org.uk
www.tate.org.uk
www.vam.ac.uk
www.cyii.es
www.fundacionmapfre.com
www.museoreinasofia.es
www.museothyssen.org
www.agendacentrosobrasociallacaixa.es
www.albertina.at
www.leopoldmuseum.org
www.wienmuseum.at
www.hermitage.nl
www.helmutnewton.com
www.neues-museum.de
www.gropiusbau.de
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