Idea Finesettimana. L’art weekend di Pasqua in Sicilia è tra Sicicli e Modica: una personale di Johanna Billing e una collettiva curata da Antonio Arèvalo. Festa tra sacro e profano

Pasqua ragusana nel segno dell’arte contemporanea. Per il weekened l’art world si sposta sul fronte orientale di Sicilia, dividendosi tra Modica e Scicli: occasione per concedersi una gita di primavera, già al profumo di salsedine e gelsomino, nel cuore barocco dell’isola. Una personale e una collettiva, entrambe inaugurate nel pomeriggio di sabato 30 marzo. A […]

Pasqua ragusana nel segno dell’arte contemporanea. Per il weekened l’art world si sposta sul fronte orientale di Sicilia, dividendosi tra Modica e Scicli: occasione per concedersi una gita di primavera, già al profumo di salsedine e gelsomino, nel cuore barocco dell’isola. Una personale e una collettiva, entrambe inaugurate nel pomeriggio di sabato 30 marzo. A Modica c’è Johanna Billing, che negli spazi della galleria La Veronica presenta il suo primo solo show italiano, a cura di Lorenzo Bruni. Accanto a un video – “I’m Gonna Live Anyhow until I Die”-, realizzato in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia ed esposto alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, anche una nuova produzione, un disco in vinile che è un omaggio al maestro (ed ex assessore) Franco Battiato. E se il video, interpretato da un gruppo di bambini a spasso per la città di Roma, è un viaggio onirico attraverso la storia e la memoria della città, con riferimenti al cinema del Neorealismo, memorie pasoliniane e incursioni nel mondo della pedagogia e della psicanalisi, l’album contiene le versioni improvvisate delle canzoni Cariocinesi e Meccanica, scritte dal cantautore siciliano per il suo concept album sperimentale Fetus – Ritorno al Mondo Nuovo, pubblicato nel ’72.

Johanna Billing, I'm Gonna Live Anyhow until I Die, 2010

Johanna Billing, I’m Gonna Live Anyhow until I Die, 2010

Tutt’altra atmosfera in quel di Scicli, dove Antonio Arèvalo ha confezionato Discipulos, per lo spazio Clang. Tra un’azione di Regina José Galindo & David Perez Karmadavis e le opere di Tiziana Cera Rosco, Giovanni Gaggia, Eva Gerd, Maddalena Mauri, Pablo Rubio Sasha Vinci conducono una riflessione tra la grande tradizione artistico-religiosa locale e l’estetica contemporanea. Punto di partenza è una tela anonima, risalente alla dominazione spagnola del ‘600 e raffigurante il Cristo di Burgos in croce: situata oggi presso la Chiesa di S. Giovanni Evangelista di Scicli, la tela viene detta del “Cristo in gonnella”, per via della veste sacerdotale indossata dal Gesù morente, lunga fino alle caviglie. Una mostra che è un momento di riflessione sulla densità spirituale del Sud Italia e le sue  radici, che rimandano al trionfo della pittura e dell’architettura sacra. Sempre passando attraverso il gioco colto delle contaminazioni, in un processo di attualizzazione linguistica di temi antichi, potentissimi.

Helga Marsala

www.gallerialaveronica.it
www.clangsite.it

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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