Dagli Ukiyo-e alla Street Art. La Grande Mela e l’Edo Pop
La Japan Society di New York, con la collaborazione dell'Istituto delle Arti di Minneapolis, presenta Edo Pop: the graphic impact of japanese prints: trenta lavori di dieci artisti contemporanei dialogano con oltre cento stampe Ukijo-e del periodo Edo (1615-1868). Fino al 9 giugno.
Apre la rassegna Edo Pop: the graphic impact of japanese prints il grande murale Lovers commissionato alla street artist Aiko Lady Butterfly, ex assistente di Takashi Murakami nel suo studio di Brooklyn, che si cimenta con il più celebre motivo iconico giapponese, l’onda, e la raffigurazione di una geisha tatuata di spalle, dal grande impatto scenico.
Si prosegue poi nelle stanze dell’istituto con opere di Paul Binnie, Masami Teraoka, Jimmy Robert, Narahashi Asako, Hatakeyama Naoya, Tomokazu Matsuyama, Kazama Sachiko, Ishii Toru, insieme alle fotografie dell’inglese Emily Allchurch, che si alternano ai “classici” lavori di – fra gli altri – Utagawa Hiroshige, Katsushika Hokusai, Kitagawa Utamaro, Utagawa Kunisada, Totoya Hokkei, Utagawa Kuniyoshi.
L’influenza della tradizione giapponese, dunque, si protrae e si estende, così come era successo in Europa con gli impressionisti, grazie a interpretazioni pop contemporanee. Il concetto di “cambiamento” è d’altronde una costante nelle opere del “mondo fluttuante” e si concretizza in icone di bellezza femminile e non solo.
Estremamente affascinante è la sezione dedicata ai regni fuori dall’ordinario (in cui pullulano fantasmi, demoni, figure mitologiche, eroi leggendari, spesso interpretati da attori-artisti) e anche quella dedicata al tema “scene di vita quotidiana e suoi prodotti”, dove si apprezzano raffigurazioni di moda cutting edge, con i trucchi, le lacche, le ceramiche, così come fiori rari, pesci e animali domestici.
Masami Teraoka, AIDS Series/Geisha in Bath, 2008 – Courtesy Catharine Clark Gallery, San Francisco & (Art) Amalgamated, New York
L’inventiva visiva dei grandi del passato, associata alla volontà di provocazione e a un senso di grazia unici, sono gli stessi elementi che animano i tentativi di cogliere la vitalità dell’esistenza da parte di molti artisti odierni: a tal proposito, tra i nomi presenti spicca il lavoro di Tomokazu Matsuyama, che con il suo immaginario di personaggi dai colori luminosi e fosforescenti colpisce al primo impatto. Degna di nota anche la serie finale dei paesaggi.
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Diana Di Nuzzo
New York // fino al 9 giugno 2013 Edo Pop: The Graphic Impact of Japanese Prints a cura di Miwako Tezuka JAPAN SOCIETY 333 East 47th Street +1 (0)212 8321155 www.japansociety.org
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Diana Di Nuzzo
Scrive di Pop Surrealism e Lowbrow Art da tempo, e la sua passione per la cultura pop e underground l'ha portata a trasferirsi nella Grande Mela per conoscere da vicino il mondo delle gallerie dedicate e della Street Art. Qui…