Salone Updates: le architetture ibride di Interni all’Università degli Studi di Milano. E nella House of Senses di Christophe Pillet c’è anche Studio Azzurro
La formula di Interni per il Fuorisalone 2013 non cambia. Opere site specific, nomi noti, italiani ed internazionali, e importanti brand del settore. La mostra-evento “Hybrid Architecture&Design” quest’anno prende spunto dal tema del métissage, dell’ibridazione tra culture e tecnologie. A interpretarlo un pool di architetti e designer tra cui Mario Cucinella, Michele De Lucchi, Steven […]
La formula di Interni per il Fuorisalone 2013 non cambia. Opere site specific, nomi noti, italiani ed internazionali, e importanti brand del settore. La mostra-evento “Hybrid Architecture&Design” quest’anno prende spunto dal tema del métissage, dell’ibridazione tra culture e tecnologie. A interpretarlo un pool di architetti e designer tra cui Mario Cucinella, Michele De Lucchi, Steven Holl, Daniel Libeskind, Dean Skira. Molto meno consistente rispetto agli scorsi anni, per numero di installazioni e densità, l’appuntamento di Interni all’Università degli Studi di Milano rimane comunque un must see del Fuorisalone. Soprattutto nella sua versione notturna in cui si esprimo al meglio le microarchitetture realizzate per l’occasione nei chiostri rinascimentali.
Suggestiva ed immersiva l’installazione di Christophe Pillet, “House of senses”, con un video di Studio Azzurro, mentre con l’installazione Zang Tumb Tumb dello studio Sfelab – entrambe promosse dalla Fondazione Be Open – il chiostro della Facoltà di Farmacia diventa interattivo: due postazioni sensibili al tatto e al suono fanno in modo che gli input dati dal fruitore si propaghino in forma di onda sonora e luminosa.
– Zaira Magliozzi
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