Svelamenti e velinature. Al complesso dei Girolamini di Napoli
In occasione dell’evento organizzato il 9 maggio, durante il quale verranno aperti in pubblico alcuni rulli di opere ritrovate nei depositi, parliamo con il conservatore del monumento, Umberto Bile. Per ri-scoprire un altro tesoro partenopeo.
Una giornata pensata come un evento, con tanto di palcoscenico, cartellini dei prezzi e colpi di scena annunciati. Ovvero, come sfruttare gli stereotipi più triti dell’eccezionalità per mettere sotto i riflettori cosa è lì da secoli, ma che viene snobbato. Succede ai Girolamini di Napoli, il complesso balzato agli “onori” delle cronache per i furti effettuati nella sua biblioteca. Ne abbiamo parlato con Umberto Bile, esempio di conservatore illuminato e intraprendente.
Come nasce questa idea?
Svelamenti e velinature è una giornata pensata per coinvolgere il pubblico di non addetti ai lavori in quelle che sono le normali attività di un museo. Praticamente apriremo dei rulli o delle matasse di tele ritrovate nei depositi, capiremo di cosa si tratta, faremo delle attribuzioni e diremo quali sono gli interventi conservativi più urgenti da effettuare ai fini conservativi, come le velinature appunto. Nella chiesa allestiremo una sorta di palcoscenico con tutte queste opere.
Lo farete quindi come un evento, come l’inaugurazione di una mostra. A che scopo muoversi come su un palcoscenico davanti a pubblico e telecamere?
È una giornata nella quale mostrare da un lato il degrado del patrimonio e dall’altro le attività che intendiamo mettere in atto per salvaguardarlo. Abbiamo bisogno di mettere in moto un meccanismo di attenzione, di creare un circuito d’azione che permetta poi di avere, speriamo, risorse. Per esempio in quest’occasione abbiamo avuto la proposta di una società che ha sponsorizzato il ripristino dei sistemi di allarme del monumento.
Avete anche pensato a un originale sistema di fund raising…
Siamo in continua ricerca di finanziamenti, a tale scopo saranno esposti i cartellini con i prezzi dei restauri delle singole tele, e chi vorrà, associazioni culturali o privati, potrà farsene carico, con un range dai 1.000 a 50.000 euro. Insomma, i Girolamini sollecitano solidarietà.
Solidarietà per i Girolamini, ma il futuro sembra più roseo?
Sì, siamo in attesa di un finanziamento Unesco di 7.800.000 euro per un progetto che riguarda la rifunzionalizzazione e la valorizzazione dell’intero monumento. Bisogna mettere in luce soprattutto l’itinerario monumentale molto complesso, molto articolato che riguarda tutta la struttura: si passa dalla chiesa monumentale alla pinacoteca attraversando i corridoi monumentali, ci sono i chiostri, i tetti che attrezzeremo come luogo di lettura fino all’allestimento di una foresteria.
C’è l’intenzione di aprire la struttura monumentale come un vero e proprio museo, cosa che oggi non è, cioè con orari, biglietteria, in maniera autonoma e quindi far parte del circuito dei musei napoletani?
Sì, c’è questa intenzione, che verrà attuata in maniera innovativa. Siamo in rete con gli altri musei di via Duomo. Ci siamo fatti autorizzare dal Comune la dicitura di Strada dei Musei comprendente: Museo Filangieri, Pio Monte della Misericordia, Museo del Tesoro di San Gennaro, Complesso Monumentale dei Girolamini, Museo Diocesano e MADRe. Verranno allestiti degli striscioni che all’altezza di ogni museo attraverseranno via Duomo dando l’indicazione della presenza dello stesso nelle vicinanze.
All’indomani dei saccheggi continuativi ai danni della Biblioteca dei Girolamini effettuati con la corresponsabilità accertata di chi all’epoca doveva vigilare, cosa si può dire circa lo stato in essere della biblioteca?
La biblioteca è sotto sequestro giudiziario, c’è un custode giudiziario e direttore della biblioteca che è Mauro Giancaspro, direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli, e su questo, essendoci questa situazione in atto, non posso rispondere.
Giovanna Procaccini
Napoli // 9 maggio 2013 – ore 11
Svelamenti e velinature
MONUMENTO NAZIONALE DEI GIROLAMINI
Via Duomo 142
[email protected]
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