Dietro le quinte della Galleria Continua. Si inaugurano domani le mostre di Mona Hatoum, Nari Ward e Margherita Morgantin: ma qui ci sono tutte le foto del backstage
Nari Ward, alto e magrissimo, dirige gli ultimi ritocchi a una sua installazione. Mona Hatoum, invece, se ne sta sigillata nello spazio della Torre, concentrata, non vuole essere disturbata mentre lavora. Intorno, un brulichio di gente che si muove svelta, poche parole. Entrare in una galleria il giorno prima dell’opening è sempre una condizione particolare: […]
Nari Ward, alto e magrissimo, dirige gli ultimi ritocchi a una sua installazione. Mona Hatoum, invece, se ne sta sigillata nello spazio della Torre, concentrata, non vuole essere disturbata mentre lavora. Intorno, un brulichio di gente che si muove svelta, poche parole. Entrare in una galleria il giorno prima dell’opening è sempre una condizione particolare: se poi le mostre sono tre, e la galleria è quella enorme factory che è la Continua di San Gimignano, diventa un’esperienza.
Le opere “comunicano” su altri canali, senza il brusio della folla, un rapporto esclusivo con chi le guarda, mentre il resto delle persone che popolano lo spazio sembrano ormai non farci caso, intenti ai loro chirurgici interventi. La platea dell’ex cinema è dominata dall’enorme Beyond di Ward – cui è dedicato tutto il piano inferiore, titolo Iris Hope Keeper -, un’installazione con un pallone aerostatico, corde e bottiglie di vetro appese, mentre all’ingresso – come in tutto il piano superiore – si è accolti dal body of work della Hatoum. C’è anche la mostra 2-495701, di Margherita Morgantin, ma il portone all’Arco dei Becci è già chiuso. Per il resto, ecco la fotogallery dal backstage…
– Massimo Mattioli
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