Scuderie del Quirinale. Con Tiziano, un altro record
Tiziano, mostra dei record. Numerosissime visite ai capolavori della pittura senza disegno. Il maestro dalla tavolozza cangiante, il pittore estraneo alla sua epoca per originalità, introspezione, grande immediatezza e forza comunicativa. Chiude il 16 giugno la grande esposizione alle Scuderie del Quirinale.
204.371 visitatori per 86 giorni di mostra, con una media di circa 2.376 visitatori giornalieri. Un picco di oltre 3.800 visitatori registrato nel sabato di Pasqua. Così si chiude la rassegna dedicata alla grande pittura veneta e la mostra antologica su Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore, 1480/1485 – Venezia, 1576) con le sue quaranta opere in dieci sale. Superati anche i cinque milioni di visitatori per le Scuderie del Quirinale dal giorno di apertura (22 dicembre 1999) con i suoi tredici anni di attività e le circa 35 esposizioni realizzate. Questa la sintesi in numeri di una più articolata esposizione di capolavori.
Tiziano è il maestro del colore che, con una tavolozza ricca di riflessi e di luce, permette finalmente di fondere tra loro personaggi e paesaggio. Accanto a un’indagine umanistica, sviluppa nel corso degli anni un concetto di drammaticità nato da un fitto gioco di luci e ombre, bagliori e contorni sfumati. L’alchimista del colore sapeva comporre e frammentare come nessun altro la materia pittorica. Notevole il senso plastico delle sue opere, le rappresentazioni e i dettagli. La stesura scomposta del colore accresce l’enfasi e la suggestione, aumentando la carica emotiva, soprattutto nell’età adulta, dove i grovigli di tonalità cupe vengono illuminati da sprazzi di luce ben dosati, usati sempre con parsimonia artistica.
In mostra il Crocifisso dell’Escorial di Madrid, custodito nelle sedi della residenza reale spagnola, esposto una volta l’anno, opera quasi inedita eccezionalmente inclusa. Così come le ruvide pennellate del celebre Autoritratto o l’indiscutibile umanità del Ritratto di Paolo III Farnese senza camauro, a cui è dedicata l’intera sala circolare. Straordinaria manifestazione delle capacità introspettive di Tiziano, ai limiti della vera e propria indagine psicologica. Ben rappresentato anche l’ultimo periodo: qui la riflessione è giunta a un livello di consapevolezza senza precedenti, vuoi per l’evanescenza del colore, vuoi per l’iridescenza.
Chiude la mostra il capolavoro “imperfetto”, la Punizione di Marsia. Dal carattere volutamente nervoso, rapido e drammaticamente estemporaneo. Non c’è più l’oro del periodo giovanile a illuminare, che viene smorzato a favore di più netti contrasti, frutto di un empirismo informato. E così il grande maestro dimostra ancora una volta di sapersi rinnovare, sino alla fine, elevandosi a modello sperimentale di un’eredità raccolta solo dai più degni posteri.
Michele Luca Nero
Roma // fino al 16 giugno 2013
Tiziano
a cura di Giovanni C. F. Villa
Catalogo Silvana Editoriale
SCUDERIE DEL QUIRINALE
Via XXIV maggio 16
06 39967500
www.scuderiequirinale.it
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