Condivisione della conoscenza. Marinella Senatore e Angelini
L’arte entra nelle aziende. Non per decorare le pareti, ma come strumento di conoscenza e sensibilizzazione. Una specie di palestra per la creatività. Antonello Tolve ha intervistato per noi Marco Morbidelli, direttore risorse umane e organizzazione di ACRAF - Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco la quale, insieme alla società M&D, specializzata in formazione e sviluppo delle risorse umane, ha invitato Marinella Senatore a curare un workshop con i suoi manager.
Concepito secondo un principio formativo che affonda le radici nel fare esperienza dell’arte e nel prolungare il discorso creativo all’interno di diverse realtà industriali, Working is Networking, il recente workshop elaborato da Marinella Senatore per un gruppo di manager dell’ACRAF (Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco), pone al centro del discorso l’immaginazione come argomento fondamentale della natura umana.
“L’arte contemporanea”, suggerisce Marco Morbidelli (direttore risorse umane e organizzazione di ACRAF) al quale abbiamo rivolto alcune domande, “rappresenta per noi un mondo da esplorare, un patrimonio da acquisire per sensibilizzare i nostri collaboratori verso abilità ritenute vitali per il nostro sviluppo, quali l‘innovazione e la creatività”.
Grazie alla mediazione della Fondazione Ermanno Casoli diretta da Marcello Smarrelli (che cura personalmente le varie attività culturali), all’interno del processo formativo si garantisce agli artisti piena autonomia e libertà di espressione mentre all’azienda che decide di intraprendere l’avventura educativa coerenza e compatibilità dei progetti con le proprie esigenze e i propri obiettivi.
Nato nell’ambito del programma E-STRAORDINARIO, ideato dalla Fondazione Ermanno Casoli e realizzato per l’occasione in partnership con M&D s.r.l., il nuovo progetto creato da Marinella Senatore mira, difatti, a costruire un cammino istruttivo, una condivisione della conoscenza che, sotto la via lattea della collaborazione (uno spazio che Alessandro Addari ha definito business collaborativo) e della connessione di diverse forme di sapere, trasforma il processo ideativo e creativo in percorso didattico, in territorio extra-pedagogico che intreccia arte contemporanea e mondo dell’impresa per evidenziare un campo di lavoro che si forgia, con sempre maggiore insistenza, sulle figure chiare dell’aggregazione, della coesistenza, della convivialità.
Quanta importanza ha l’arte nel panorama innovativo del gruppo internazionale Angelini?
Nel Gruppo Angelini la cultura rappresenta il nostro patrimonio, sedimentatosi nel tempo attraverso un’attività costante di ricerca dei nostri valori fondanti. Siamo stati sempre profondamente convinti che non possano esistere gruppi senza una cultura di riferimento, fatta di idee, strumenti, procedure e tradizioni.
Nell’attuale regime competitivo l’arte e le riflessioni che essa induce possono rappresentare per noi una modalità estremamente efficace per sensibilizzare quanti operano in alcune funzioni organizzative, ad esempio il marketing, ma non solo, a pensare fuori da schemi prestabiliti, a coniugare tradizione e innovazione, a guardare e interpretare ciò che ci circonda con occhi diversi. Queste le ragioni per cui abbiamo iniziato a introdurre programmi di formazione manageriale utilizzando metafore basate sull’arte contemporanea come metodo didattico.
La condivisione del lavoro è figura luminosa di questo nuovo evento con Marinella Senatore. Una condivisione che è anche metodologia d’apprendimento, educazione e sensibilizzazione all’arte contemporanea. Pensa che questa avventura culturale sia servita a sviluppare una nuova visione del lavoro?
La velocità del cambiamento e le sue peculiarità hanno impatti per certi aspetti devastanti sull’andamento del business e sulla gestione delle organizzazioni sia dal punto di vista generale, sia per quanto attiene le abilità nuove che le persone sono chiamate a sviluppare, sono necessarie, infatti, nuove visioni su come interpretare il proprio ruolo aziendale.
Le aziende sempre di più hanno bisogno di idee nuove e di saperle trasformare in progetti, che devono essere realizzati il più velocemente possibile da squadre di persone in grado di integrare perfettamente saperi e competenze diverse. Tutto ciò richiede fluidità dei processi di lavoro e profonde trasformazioni delle logiche di lavoro in azienda, per essere in grado di rispondere alle sfide di una competizione sempre più globale e sempre più complessa.
Lavorare per progetti significa sviluppare nelle persone capacità nuove quali: saper lavorare in squadra, essere aperti ad accettare la diversità, saper mettere in comune conoscenze e know-how, saper ascoltare e saper essere empatici. Questo significa, forse, creare una nuova visione del lavoro.
Qual è stato secondo lei il contributo di Marinella Senatore, in questo caso docente del workshop Working is Networking, alla formazione e all’aggiornamento manageriale?
Il contributo di Marinella Senatore è stato importante nell’ambito del programma che avevamo deciso di fare, il cinema è un progetto al cui buon esito contribuiscono gli apporti di professionalità diverse che integrano perfettamente le loro competenze e i loro saperi.
Il cinema è progetto, come lo sono i tanti progetti di cui la vita aziendale è espressione, il cinema vive di idee come la realtà aziendale, in azienda le idee devono concretizzarsi in progetti concreti, uscire fuori da ogni ambiguità e tradursi in qualcosa di fruibile e apprezzato dal pubblico come esattamente avviene per il cinema. Marinella Senatore ha condotto i partecipanti lungo un viaggio fatto di tappe intermedie, facendo comprendere perfettamente ai partecipanti quali fossero i nessi, tra il lavoro dell’artista che usa il cinema come tecnica espressiva per realizzare le sue performance, e la loro attività in azienda.
Da ultimo non va dimenticato il perfetto lavoro di squadra messo in opera tra Marinella e il docente per le attività manageriali Piero Tucci della società M&D, che ha progettato questa attività per conto nostro, nonché la Fondazione Ermanno Casoli e il suo direttore artistico Marcello Smarrelli, che hanno ideato e curato il progetto.
Antonello Tolve
www.angelini.it
www.fondazionecasoli.it
www.md-srl.it
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