Beauty in Danger, un’opera ipnotica tra suono e visione. Brian Alfred e Ian Williams, insieme

Ian Williams, musicista, e Brian Alfred, artista, collaborano a un progetto video che interseca geometrie visive e partiture sonore. Un piccolo esperimento ipnotico, tra suggestioni optical e sintesi elettronica

Uno è un artista visivo, l’altro un musicista. Insieme sfornano un’opera che è sintesi perfetta tra suono e visione, un piccolo film in forma di partitura per occhi e orecchie: ritmi cromatici sostenuti e geometrie lineari, a intrecciarsi con un tessuto musicale ipnotico, cerebrale. Brian Alfred, nato a Pittsburgh nel 1974, lavora con la pittura, i collage, l’animazione e i disegni digitali; giovane star internazionale, diviso tra le scuderie di Haunch of Venison, Studio La Citta e SCAI the Bathhouse, porta avanti una ricerca rigorosa, tutta orientata a una sintesi formale dal sapore fortenmente grafico: colori piatti, armonizzati e abbassati di tono grazie all’uso di un grigio strutturale, si stendono tra silhouette di volti e di luoghi. Ritratti, landscape, urbanscape: soggetti tracciati con un segno deciso, a scomporre la superficie in un’architettura sintetica e modulare.

Brian Alfred, The Rising Enterprise, 2006, acrilico su lino, 254 x 294 cm

Brian Alfred, The Rising Enterprise, 2006, acrilico su lino, 254 x 294 cm

Già reduce da belle collaborazioni con musicisti elettronici, per i quali aveva progettato dei booklet e a cui aveva visto comporre brani inspirati ai suoi lavori, Alfred arriva adesso a questo nuovo progetto, realizzato a quattro mani con Ian Williams (Johnstown, Pennsylvania, 1970), chitarrista, tastierista, cantante e compositore, ex Don Caballero e poi Battle. Un background, quello di Williams, saturo di math-rock e post rock, tra dissonanze e complessità ritmiche sperimentali; qui, con l’eclettismo di sempre, la ricerca si apre a sonorità più tipicamente electro, in cui la melodia lascia spazio a una progressione di incastri crstallini, onirici e tutti digitali. Perfetta veste sonora per il gioco di bande vesticali, di cerchi, di tagli e di orizzonti sghembi, che Alfred usa per costruire il suo paesaggio optical.
Ne viene fuori Beauty in Danger, un gioiellino di equilibri instabili, pattern dinamici e strutture regolari cangianti. Bellezza in pericolo e in vibrazione.

Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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