L’inizio dell’estate, l’inizio del Madre. A Napoli si inaugurano le tre mostre che aprono la nuova era del museo: le racconta in video il direttore Andrea Viliani
C’era tutta la Napoli dell’arte, assieme a tanti ospiti venuti da ovunque: del resto l’appuntamento aveva una valenza che andava al di là dello specifico, una ripartenza, una nuova stagione con protagonisti nuovi, clima nuovo, prospettive nuove. Tutti ansiosi di “toccare con mano” il nuovo Madre targato Andrea Viliani: che proprio oggi si sottoponeva all’”esame”, […]
C’era tutta la Napoli dell’arte, assieme a tanti ospiti venuti da ovunque: del resto l’appuntamento aveva una valenza che andava al di là dello specifico, una ripartenza, una nuova stagione con protagonisti nuovi, clima nuovo, prospettive nuove. Tutti ansiosi di “toccare con mano” il nuovo Madre targato Andrea Viliani: che proprio oggi si sottoponeva all’”esame”, con l’inaugurazione di tre mostre che spaziano in un ampio raggio di creatività, e che – ad una prima esperienza – l’esame paiono averlo superato alla grande.
A cominciare dalla retrospettiva dedicata a Thomas Bayrle, la più ampia mai realizzata in assoluto, fra Pop Art, Arte Concettuale e Op Art, passando per l’omaggio ad Alighiero Boetti del messicano Mario Garcia Torres, la storia dello One Hotel già vista in anteprima – ma qui la mostra è maggiormente circostanziata – a dOCUMENTA(13), fino alla personale Intermedium, di Giulia Piscitelli, con opere dagli anni ’90 ad oggi, molte inedite. Il concept lo spiega meglio il direttore nella videointervista raccolta da Diana Gianquitto, seguita dalle dichiarazioni di Eugenio Viola: per il resto, guardatevi l’ampia fotogallery…
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