Chiamata alle Arti per la Turchia. A Roma tanti cittadini e artisti al flash mob davanti all’ambasciata del Paese: evocando l’”immobile” performer Erdem Günduz
“Abbiamo chiamato alle Arti cittadini e artisti in solidarietà con il popolo turco. Contro la feroce repressione di Erdogan che ha già prodotto 6 morti e 4mila feriti. La rivolta di piazza Taksim nata dalla difesa di un giardino pubblico, bene bomune e simbolo di identità laica, ha generato nuovi linguaggi di lotta e resistenza. […]
“Abbiamo chiamato alle Arti cittadini e artisti in solidarietà con il popolo turco. Contro la feroce repressione di Erdogan che ha già prodotto 6 morti e 4mila feriti. La rivolta di piazza Taksim nata dalla difesa di un giardino pubblico, bene bomune e simbolo di identità laica, ha generato nuovi linguaggi di lotta e resistenza. Oggi chiediamo ad artisti e cittadini di intercettare questi linguaggi e farli propri”.
Parole degli organizzatori del Flash mob per la Turchia che sabato 22 giugno – alle 18 – si è tenuto davanti all’ambasciata turca di Roma: tante persone ferme, immobili, ad evocare – si veda l’immagine sopra – la protesta di Erdem Günduz a piazza Taksim. E tanti gli artisti presenti all’evento organizzato da Takeawaygallery, Paola Marino e Andrea Gopplero: ed alcuni di loro portavano un proprio lavoro dedicato all’evento, rispondendo all’invito di venire “armati” di un’opera pertinente. Come Wrigth Grimani, che sorreggeva fra le mani uno dei suoi televisori, con una pistola simbolicamente rivolta verso lo schermo…
– Lori Adragna
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