Uno speciale per l’estate. Che è uno statement politico
Nello speciale di Artribune Magazine - fra pochi giorni lo troverete distribuito in tutta Italia e lo potrete scaricare sul sito o dalla app - c'è molto di più della voglia e della intenzione di confezionare un prodotto diverso dal solito (ma non meno ricco) per intercettare i gusti e i tempi della fruizione estiva di notizie, approfondimenti, chiavi di lettura. C'è, piuttosto, uno statement politico. Politica intesa nel senso di quella disciplina che punta da una parte a risolvere i problemi della cosa pubblica e della cosa comune, e dall'altra a trasformare questi problemi in opportunità proiettandoli quantomeno nel medio periodo. Una istanza strategica, insomma.
“Il politico guarda alle prossime elezioni, lo statista guarda invece alle prossime generazioni; il politico guarda al successo del suo partito, lo statista guarda invece al successo del suo Paese”, disse tanti anni fa James Freeman Clarke.
Ecco, noialtri siamo convinti che uno statista necessariamente debba, in un contesto come quello italiano del 2013, capire che una, se non l’unica, leva di riscatto e di successo del nostro sistema Paese, l’unica ricetta che può dare futuro all’esistenza stessa della nostra civilizzazione al fianco delle civilizzazioni evolute e avanzate dell’Occidente sta in quel connubio – per il quale, tra l’altro, è necessario trovare un nome che ancora non c’è – che mette insieme cultura, patrimonio, paesaggio, turismo, creatività ed enogastronomia. È quello che facciamo meglio, è quello che ci viene addirittura naturale, è quello che siamo più portati a fare e che solo una burocrazia stupida e leggi inadeguate ci hanno costretto – anche qui – a fare poco bene.
Ecco perché questo speciale lo dedichiamo al ministro Massimo Bray: con lui le deleghe governative sulla cultura e sul turismo sono tornate nelle mani di una stessa persona. Forse anche questa piccola-grande svolta politica ci ha indotto a pensare a un giornale come questo. Una sorta di grande dépliant turistico evoluto, un compendio che divide l’Italia in macro-aree (non necessariamente combacianti con le vecchie, spesso superate Regioni) e le prova ad analizzare in maniera integrata, miscelando con attenzione eventi espositivi di grande richiamo e qualità, spettacolo dal vivo, ricettivo (gli alberghi più interessanti) e ristorazione.
In tutti e quattro questi settori abbiamo trovato un’offerta qualitativamente eccellente, capacità di innovare, doti incredibili di arte dell’arrangiarsi (perché molti fanno oggi le stesse cose che facevano ieri, ma con la metà dei soldi e anche meno) e soprattutto una serie notevole di novità. Tante mostre inaugurate apposta (anche senza comunicarlo all’incoming in arrivo nel nostro Paese) per il pubblico che affolla il Paese durante i mesi estivi; tanti festival strani, curiosi, unici; tanti nuovi investimenti nel comparto alberghiero e una vivacità creativa e divertente nei ristoranti.
Abbiamo immaginato il nostro lettore tipico? Sì. È un individuo solo lievemente appassionato d’arte, che trova questo giornale per caso e, grazie ai consigli che vi legge, decide di passare una o due notti in più nel luogo che aveva scelto per una brevissima villeggiatura. Forse a qualcuno non parrà così, ma è una grandissima ambizione.
Massimiliano Tonelli
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #13/14 – Speciale Estate
Abbonati ad Artribune Magazine
Acquista la tua inserzione sul prossimo Artribune
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati