E dopo Casamadre, anche E23. Opening napoletano, con il nuovo spazio della Galleria Studio Legale. Grande loft berlinese nel cuore della città verace
Fresca del recente art weekend, che con l’apertura in simultanea di gallerie, musei e spazi non profit, vedeva sotto i riflettori soprattutto il nuovo Madre della stagione Viliani, Napoli è rimasta al centro dell’attenzione con un altro opening chiacchieratissimo, seguito a ruota: quello di Casamadre, la galleria di Eduardo Cicelyn, ex direttore del Museo di […]
Fresca del recente art weekend, che con l’apertura in simultanea di gallerie, musei e spazi non profit, vedeva sotto i riflettori soprattutto il nuovo Madre della stagione Viliani, Napoli è rimasta al centro dell’attenzione con un altro opening chiacchieratissimo, seguito a ruota: quello di Casamadre, la galleria di Eduardo Cicelyn, ex direttore del Museo di Donna Regina, reinventatosi nei panni di novello (ambirebbe lui) Lucio Amelio.
Il fermento, però, non si placa ancora. Anche questa settimana una luce s’accende nel panorama dell’arte partenopeo: doppia inaugurazione, con due mostre e location tutta nuova per la Galleria Studio Legale. Si chiama Spazio E23 la sede presentata al pubblico mercoledì 3 luglio, con i suoi 350 metri quadrati di superficie per 5.50 metri di altezza: non il tipico appartamento antico tramutato in galleria, come spesso è prassi nelle città storiche del Centro-Sud, ma un ambiente moderno, luminoso e possente, cornice perfetta per il contemporaneo. Strategica l’ubicazione, a Piazza Nazionale, nel cuore della città ma a un tiro di schioppo dalla stazione centrale e dall’aeroporto, dall’uscita dell’autostrada e della tangenziale. Meta perfetta per visitatori, artisti e collezionisti che arrivano da fuori, che al contempo si inserisce a pieno nel contesto urbano.
Si parte con una mostra personale della fotografa Marilena Abate (Angri, 1975), dal titolo 38, e con una collettiva che vede insieme Veronica Bisesti, Francesca Capasso, Antonio della Guardia, Pino Falcone, Angelo Farina, Lello Lopez, Pietro Maietta, Salvatore Manzi, Geppy Pisanelli, Paolo Puddu, Giuseppe Restano, Fabio Saiu, Andrea Santarlasci. Di scena quindi la ricerca italiana della famosa generazione di mezzo, con un’attenzione particolare ai talenti del territorio.
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