I Magnifici 9 New York. L’arte diventa più indipendente
Nonostante il ponte dell’Independence Day, la Grande Mela non si ferma, anzi si appropria degli spazi all’area aperta e offre nuovi format di mostre, performance e - perché no? - anche una gita fuori porta. Ecco un giro attraverso i diversi neighborhood per segnalarvi i nove opening più indipendenti della settimana.
Fuori, dentro e sotto. La giovanissima galleria Interstates Projects propone per quest’estate un concept nuovo: sei curatori per sei mostre nei tre spazi distinti della galleria: il cortile, la sala e il sotterraneo. Si tratta del secondo appuntamento che conferma la bravura degli ideatori a proporre artisti giovani ed emergenti sotto aspetti del tutto nuovi. Il grande numero di visitatori si sofferma con attenzione davanti alle opere e apprezza altrettanto l’allestimento all’aria aperta godendosi un drink con amici e amanti dell’arte.
http://www.interstateprojects.com
La Wunderkammer contemporanea. Non quantificabile il numero di opere allestite per la mostra Unhinged presso la Pierogi Gallery. Quasi 225, così ci dicono, sono i “flat files” esposti, ovvero le opere che di solito sono immagazzinate nei portadisegni a cassetti , solitamente preclusi al grande pubblico. Pierogi ne ha una collezione incredibile e permette ogni tanto (in realtà già dal 1995) di farli osservare da tutti, portandoli appunto “fuori luogo”.
http://www.pierogi2000.com
Medico, biochimico, batteriologo e poi? Artista! Questo è Eliot Porter, che ha scoperto la fotografia grazie ad Alfred Stieglitz, la cui personale si è inaugurata questa settimana presso la Paola Cooper Gallery a Chelsea. Esposte sono soprattutto le opere fotografiche degli Anni Sessanta-Settanta con un chiaro riferimento a flora e fauna, portando così un po’ di natura in città.
http://www.paulacoopergallery.com
Arte, media e interazione. Negli spazi di The Invisible Dog a Park Slope (Brooklyn) si è aperta la mostra Current Practise, curata da Hesse Mc Graw. Si tratta di una collettiva con le opere degli membri della Art Practise Class. Le grandi sale espongono opere di vario genere in cui si legge una predilezione per l’uso dei nuovi media in diverse forme, attirando l’attenzione di numerosi visitatori.
http://theinvisibledog.org/current-practice/
Spazio insolito e arte insolita. La performance Machine del collettivo Esperiencia avviene presso Leimay (Cave), uno spazio a Williamsburg. Le grandi tele che pendono dal soffitto sopra una vasca piena d’acqua creano un’atmosfera molto teatrale e fanno tenere ai visitatori il fiato fino alla fine della presentazione.
http://leimaymain.cavearts.org/
La freschezza dell’industria. Pittura astratta e colorata che immortala i gesti delle pennellate veloci: questi sono i dipinti di Jan Holthoff esposti presso Fuchs Projects. È stato il paesaggio industriale di Bushwick, fatto di murales e edifici abbandonati, a ispirarlo per creare questa nuova serie di opere direttamente en lieu. Le alte temperature all’esterno non spaventano e presto le due sale si riempiono di curiosi e visitatori abituali per un rinfresco e una altrettanto fresca conversazione con l’artista.
http://fuchsprojects.com
L’arte dietro le porte private. Un‘altra performance, questa volta in una galleria/appartamento semiprivata: Studio 26 a Bushwick. Tra le opere di artisti internazionali, si esibiscono Denise Burrell-Stinson, Sheila Maldonado e Stella Padnos-Shea, leggendo, recitando e interagendo con lo spazio e il pubblico.
http://www.studio26nyc.org
Gita fuoriporta. Siamo parecchio fuori New York City per prendere una boccata d’aria dalla calura cittadina e cogliamo l’occasione per vedere l’opening dell’Imogen Holloway Gallery a Saugerties. Le persone preferiscono rimanere fuori, offrendo a noi l’occasione di contemplare con calma le opere di Heather Hutchison, Joy Taylor e Robert Otto Epstein. I soggetti fanno chiaro riferimento alla natura, compresa la vetrina che vuole imitare l’orizzonte del mare.
http://www.ihgallery.com/
The Kiss. E non solo uno. In tutti i tre film/video dell’artista Meredith Danluck troviamo un bacio passionale che porta ogni narrazione a un climax inaspettato e commovente. La Galleria Leslie I Fritz regala così emozioni speciali, come devono essere state quelle della dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America.
http://www.lesliefritzgallery.com
Sarah Corona
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