Un festival nei dintorni di Como, a Zelbio. Per discutere di editoria, politica, cultura, economia. Tra l’ultimo libro di Roberto Napoletano, direttore de Il Sole 24 Ore, e un omaggio a Bach, con violino e clavicembalo
Quell’altro ramo del lago di Como. Torna Zelbio Cult, il festival dell’estate che mette da parte il vip watching e al centro la cultura, invitando alcuni protagonisti del dibattito contemporaneo, tra arte, letteratura, musica, giornalismo, a conversare con il curatore della manifestazione, Armando Besio, nota penna delle pagine culturali dell’edizione milanese di Repubblica. Sei è il numero fortunato […]
Quell’altro ramo del lago di Como. Torna Zelbio Cult, il festival dell’estate che mette da parte il vip watching e al centro la cultura, invitando alcuni protagonisti del dibattito contemporaneo, tra arte, letteratura, musica, giornalismo, a conversare con il curatore della manifestazione, Armando Besio, nota penna delle pagine culturali dell’edizione milanese di Repubblica. Sei è il numero fortunato dell’edizione 2013, che porta a 800 metri d’altezza, sul “Lario” amato da Manzoni, personaggi del calibro di Roberto Napoletano, direttore de Il Sole 24 Ore, a raccontare il suo Promemoria Italiano (ed. Rizzoli), unendo politica, economia e uno sguardo inevitabile alla crisi di casa nostra (27 luglio); o come Carlo Zanda (10 agosto), autore di Un bel posticino. La Spoon River di Hermann Hesse (Marcos y Marcos); o ancora Benedetta Tobagi che il 28 agosto introdurrà la musica di Bach reinterpretata dal violino di Chiara Zanisi e dal clavicembalo di Giulia Nuti. Gran finale il 31 agosto con Sveva Casati Modigliani e i suoi Lèonie (Sperling & Kupfer) e Il Diavolo e la Rossumata (Mondadori), quest’ultimo uno spaccato autobiografico sullo scorcio della Seconda Guerra Mondiale.
– Santa Nastro
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