UVA / Sou Fujimoto – Un Summer Party elettrico per la Serpentine
Suggestioni video dal Summer Party londinese di fine giugno, organizzato annualmente dalla Serpentine Gallery come evento di fundraising. Tra i portagonisti anche il collettivo multimediale UVA, che ha progettato uno show nel Padiglione di Sou Fujimoto
Si chiamano UVA, che sta per United Visual Artists, e sono un collettivo britannico con base a Londra, attivo dal 2003 nel campo dei live media: mix di architettura, suono, installazione, scultura, video, per una ricerca ultra contemporanea che punta ad amplificare in maniera percettiva, fisica, sensoriale, l’esperienza dell’interazione con lo spazio, della partecipazione e del senso di comunità. L’orizzonte di riferimento è quello dei “sistemi complessi” rilevabili in natura – dalle dinamiche dei comportamenti collettivi alle reti, dai processi di evoluzione e adattamento alla formazione di pattern – poi esplorati e replicati attraverso la tecnologia.
A loro la Serpentie Gallery ha commissionato un progetto site specific per l’annuale e attesissimo Summer Party, che lo scorso 29 giugno ha calamitato un bella fetta del mondo dell’arte, della cultura, del cinema, della moda, della musica: tantissimi nomi internazionali – da Sarah Jessica Parker a Naomi Campbell, da Kate Moss a Jeremy Irons, da Tracey Emin a Damien Hirst, da Gavin Turk a L’Wren Scott – accorsi per godersi un’indimenticabile notte di mondanità, performance e spettacoli. Tra questi anche lo show di UVA, realizzato in collaborazione con l’agenzia creativa My Beautiful City, per il Serpentine Paviglion 2013, opera dell’architetto Sou Fujimoto.
La struttura candida, trasparente, sorta di reticolato in acciaio bianco, dialoga col paesaggio inglobandolo, come una forma dinamica da cui gli sguardi e i corpi entrano ed escono, sperimentando una nuova idea dell’abitare. Fujimoto la pensò come una nuvola impalbabile, perfetta sintesi geometrica tra natura e architettura; ed è proprio dall’immagine della nuvola che riparte UVA, pensando però a un ambiente scuro, denso di energia rappresa e spezzato da scariche luminose intermittenti: una tempesta elettrica, da cui lasciarsi disorientare, tra seduzione ed inquietudine. Immaginando che a un certo punto giunga la pioggia, a squarciare il cielo di Londra, nel mezzo di una fervida notte d’estate.
Helga Marsala
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