Archeologia e contemporaneo
Sono questi gli estremi entro cui si muove questa estate l’offerta artistica capitolina. Roma, epicentro indiscusso della vita culturale laziale, mette in campo una rosa di eventi ricca e variegata. Poi c’è Tivoli con le sue ville, e in Abruzzo l’attività sparsa fra borghi e luoghi d’annunziani.
Per gli amanti del contemporaneo, il tour capitolino non può che partire dai musei del presente per eccellenza: il Macro e il Maxxi. Il primo presenta un quintetto di mostre nella sede di via Nizza (le personali di Sam Durant, Hidetoshi Nagasawa, Gastone Novelli e Ji Dachun, la collettiva Ritratto di una città #2. Arte a Roma 1960-2001) e due eventi nella “succursale” di Testaccio (Extra-large, mostra di opere king size, e una personale dell’americano Sterling Ruby). Cinque grandi eventi anche per il Maxxi, che propone un percorso nell’arte italiana che va da Alighiero Boetti a Luigi Ghirri, fino al più giovane Francesco Vezzoli. A completare il full d’assi, ci sono gli affascinanti video di Fiona Tan, olandese di origine indonesiana, e la mostra Energy. Architettura e reti del petrolio e del post petrolio, che racconta il rapporto fra energia, architettura e paesaggio.
Non lontano, negli spazi sul fiume dell’Ara Pacis, si possono invece osservare le fotografie di Sebastião Salgado. Oltre 200 immagini accompagnano il visitatore in un emozionante giro del mondo: dalle foreste tropicali dell’Amazzonia, del Congo, dell’Indonesia ai ghiacciai dell’Antartide; dalla taiga dell’Alaska ai deserti dell’America e dell’Africa fino alle montagne del Cile e della Siberia.
Ci son poi due luoghi in cui presente e passato si incontrano: la mostra Post-classici, che presenta diciassette opere di artisti contemporanei inserite nella cornice monumentale del Foro Romano e del Palatino, e l’intervento della fotografa tedesca Candida Höfer nelle sale della Galleria Borghese. La Höfer, con il suo stile freddo e asettico, ha documentato in sette grandi stampe la mostra I Borghese e l’Antico, svoltasi nel museo lo scorso anno, un evento eccezionale che aveva riportato a Roma molti capolavori una volta appartenuti alla collezione e poi migrati in Francia.
Chiudiamo la carrellata romana con due eventi dedicati agli appassionati di archeologia e storia antica. Se nella cornice sempre suggestiva del Colosseo è allestita Costantino, una collezione di reperti che racconta le imprese del primo imperatore cristiano, dall’altra parte del Tevere, a Castel Sant’Angelo, sfilano i Capolavori dell’Archeologia. La mostra nasce con l’obiettivo di far conoscere al pubblico l’azione svolta delle forze dell’ordine per la difesa dei beni artistici e archeologici del Paese: tutti i reperti, infatti, sono stati protagonisti di importanti attività di recupero e ritrovamento.
Uscendo dalle mura, a meno di un’ora di macchina, troviamo due gioielli del patrimonio artistico laziale: Villa d’Este e Villa Adriana, entrambe in quel di Tivoli. Nelle due sedi è possibile visitare Cacce principesche. L’arte venatoria nella prima età moderna, 60 opere inerenti le attività di caccia praticate nelle corti italiane tra il Cinque e il Settecento, e Marguerite Yourcenar. Adriano, l’antichità immaginata, esposizione dedicata al grande romanzo sulla vita di Adriano e alla sua autrice.
Ci spostiamo in Abruzzo e rispunta l’arte contemporanea, grazie alla fervida attività svolta sul territorio dalla Fondazione Malvina Menegaz che, insieme all’Associazione Culturale Naca Arte, organizza quest’anno la seconda edizione di Castelbasso/Civitella. Cultura contemporanea nei borghi. Un programma di mostre nei comuni medioevali di Castelbasso e a Civitella (Teramo) accompagnato, per tutta l’estate, da percorsi speciali tra arte, letteratura, musica, enogastronomia. Quattro le esposizioni aperte (Visione Animale, Visione Mario Dondero, Le ragioni della pittura. Esiti e Prospettive di un Medium e Mimmo Paladino) per un viaggio alla scoperta dei linguaggi più evocativi dell’arte contemporanea, italiana e internazionale.
Altri due highlight in terra abruzzese, per chi al contemporaneo preferisce la storia: a Chieti, negli spazi di Palazzo de’ Mayo, va in scena Illuminare l’Abruzzo, esposizione sull’antica arte della miniatura, mentre in quel di Pescara, nella Casa di Gabriele D’Annunzio oggi musealizzata, si racconta l’infanzia del grande poeta con la mostra Quando l’alba si innamora.
ANDAR PER FESTIVAL
Il Festival Europeo Via Francigena Collective Project è alla terza edizione, con oltre 230 eventi lungo la via che collegava Roma a Canterbury. Tra le iniziative nel Lazio, Beethoven Festival lungo la via, che porta a Sutri (Viterbo) concerti di musica classica da luglio a ottobre.
La Casa dell’Architettura di Roma fino al 15 ottobre presenta In viaggio con Calvino, un evento dedicato alla vita e all’opera del grande scrittore. Articolata in nove sezioni (letteratura, architettura, design, arti visive, fotografia, cinema, natura e ambiente, ergonomia e sostenibilità, storia e mitologia), la rassegna comprende mostre, proiezioni, seminari, dibattiti e performance.
Sempre a Roma, per chi si gode l’estate a settembre, dal 26 al 29 c’è la sesta edizione del Festival della Letteratura di Viaggio: fra Giardini di Villa Celimontana, Palazzetto Mattei e Palazzo delle Esposizioni, le multimodalità attraverso le quali si racconta il mondo. E fra le iniziative, la seconda edizione del Premio Kapuscinski per il reportage.
www.festival.viefrancigene.org
www.soundlabs.it
www.casadellarchitettura.it
www.festivalletteraturadiviaggio.it
SOGGIORNARE
Obbligatorio mangiar fuori a Roma in questo periodo. Vediamo qualche novità e qualche conferma. Innanzitutto Rosti, al Pigneto, per una pizza o un hamburger in un contesto a metà tra il bucolico e la fiera di paese: irripetibile. Poi, agli antipodi, 0-300. Se Rosti è scapigliato e periferico, 0-300 dialoga con il lusso di un hotel a 5 stelle nel cuore della città: la cucina dello stellato Riccardo Di Giacinto si mette alla prova al cospetto di un forno-griglia dal quale escono carni e pesci alla brace in un panorama che non teme confronti. Altra novità succulenta è Stazione di Posta: si trova, nascosta, dentro al Mattatoio di Testaccio, a pochi metri da Macro e Pelanda. 1.000 mq di spazio all’aperto per gustare le proposte sorprendenti di Marco Martini, giovane chef che si è formato alla corte di Antonello Colonna.E in Abruzzo? Tappa irrinunciabile da Zunica, altissima cucina a prezzi onesti nel cuore di Civitella del Tronto.
Sextantio è un progetto che unisce all’ospitalità il recupero del patrimonio artistico minore. Così il borgo di Santo Stefano di Sessanio è rinato, diventando un albergo diffuso: case scavate nella pietra, soffitti con le travi a vista, arredi essenziali, grandi vasche da bagno. Si cena alla Locanda sotto gli Archi: menù a km 0 e cucina tradizionale proposta con filologica precisione. Nella Valle del Sangro, un altro indirizzo abruzzese: Casadonna, ex convento cinquecentesco, trasformato in hotel, ristorante (due stelle Michelin) e scuola di cucina da Niko Romito. Pietra chiara, cubature austere. E come sala congressi, a sorpresa, c’è un bel giardino d’inverno. When in Rome, si dice, do as the Roman do. E allora, nella Città Eterna, meglio fare come farebbe un romano (ma anche un viaggiatore del grand tour) e dormire in un appartamento centralissimo, come quelli di Crossing Condotti. Fra tutti, la Suite Margutta, con cortile privato e bagno turco.
www.rostialpigneto.it
www.ristorantealloro.it
www.hotelzunica.it
www.sexantio.it
www.casadonna.it
www.crossingcondotti.it
Valentina Tanni
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #13/14 – Speciale Estate
Abbonati ad Artribune Magazine
Acquista la tua inserzione sul prossimo Artribune
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati