Da Matthew Day Jackson a Elmgreen e Dragset, a Rirkrit Tiravanija. Quando l’arte da spiaggia si regala nomi da capogiro: accade in Bretagna, qui immagini e video
Sono tante, sempre di più le località di villeggiatura che scelgono l’arte contemporanea come fiore all’occhiello della propria offerta. Ma quante possono mettere insieme nomi che vanno da Matthew Day Jackson a Elmgreen e Dragset, da Martial Raysse ad Agnès Varda? Accade a Dinard, cittadina della costa della Bretagna, che dopo Hope! nel 2010 e […]
Sono tante, sempre di più le località di villeggiatura che scelgono l’arte contemporanea come fiore all’occhiello della propria offerta. Ma quante possono mettere insieme nomi che vanno da Matthew Day Jackson a Elmgreen e Dragset, da Martial Raysse ad Agnès Varda? Accade a Dinard, cittadina della costa della Bretagna, che dopo Hope! nel 2010 e Big Brother, l’artiste face aux tyrans nel 2011, presenta la terza grande mostra, titolo Dinard, l’amour atomique.
Un “viaggio immaginario narrativo nelle principali città del mondo, da Los Angeles a Mumbai, Shanghai, Istanbul, Abu Dhabi, Rio, Algeri, Casablanca”: una cinquantina di opere di quaranta artisti, legate tematicamente alle zone costiere, “paesaggi fluttuanti, spiagge deserte, castelli di sabbia, waterfront accuratissimi”, fra pittura, scultura, fotografia, video. Fra gli altri artisti presenti, il Leone d’Oro alla Biennale 2013 Camille Henrot, Mircea Cantor, David Claerbout, Mona Hatoum, Sigalit Landau, Claude Léveque, Takashi Murakami, Rirkrit Tiravanija, Guido Van der Werve, con Gino De Dominicis e Massimo Vitali a rappresentare l’Italia. Mostra visibile in giro per la città fino al 1 settembre: qui un video e un po’ di immagini…
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