Un po’ arte pubblica, un po’ memoria storica. Mesagne, in Puglia, rilegge il suo passato con la Banca Cittadina della Memoria, progetto di archivio fotografico e video

Raccontare il secolo breve attraverso trecento fotografie digitalizzate e quaranta videointerviste realizzate nell’arco del 2013: ha tutti i numeri per crescere ancora la Banca Cittadina della Memoria, un progetto di arte pubblica pensato dal fotografo Daniele Guadalupi e della videomaker Paola Crescenzo, che nella città di Mesagne hanno dato vita ad un archivio digitale in […]

Raccontare il secolo breve attraverso trecento fotografie digitalizzate e quaranta videointerviste realizzate nell’arco del 2013: ha tutti i numeri per crescere ancora la Banca Cittadina della Memoria, un progetto di arte pubblica pensato dal fotografo Daniele Guadalupi e della videomaker Paola Crescenzo, che nella città di Mesagne hanno dato vita ad un archivio digitale in grado di ricostruire il Novecento di questo centro a pochi chilometri da Brindisi.
Sulla falsariga di esperienze come la Foresta Nascosta nel milanese, la Banca Cittadina della Memoria raccoglie testimonianze fotografiche e video che, una volta inventariate e “ragionate”, hanno permesso a Guadalupi e Crescenzo di costruire insieme agli abitanti un ritratto di comunità, in cui storie ed aneddoti individuali infittiscono la trama storica di Mesagne, spaziando dall’economia ai flussi migratori, dai culti locali alle istituzioni militari e civili che hanno segnato il paesaggio. Il patrimonio di questa banca digitale vanta due fondi, denominati Cavaliere-Brandi e Crovace-Capitanio, e custodisce al suo interno ritratti singoli e di famiglia videoproiettati in via di Castello, presso la sede dell’associazione Di Vittorio.

I curatori assicurano lunga vita al progetto: dopo la due giorni di slideshow previsti nell’ambito di Memoria Minerale, un progetto di riqualificazione urbana finanziato da Fondazione per il Sud, la consultazione del materiale sarà garantita da un totem multimediale e una piattaforma web. Di pari passo continuerà anche il lavoro di archiviazione e raccolta di fotografie e video, che a partire da ottobre confluirà in un progetto di più ampio respiro dedicato ai film di famiglia.

– Valeria Raho

www.fondazioneperilsud.it

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