Un’installazione ambientale tra le superfici specchianti del Parco delle Risaie, a Milano. Dencity lancia “Cascine Committenti”, workshop di progettazione tra arte, architettura del paesaggio e cultura agricola
Da un lato c’è l’Associazione “Parco delle Risaie”, costituita nel 2008 con lo scopo di promuovere la realizzazione di un parco agricolo urbano nell’area sud-ovest del Comune di Milano e in parte nei Comuni di Assago e Buccinasco, provando a conservare la funzione produttiva agricola attuale e a stimolare attività di valorizzazione della natura e […]
Da un lato c’è l’Associazione “Parco delle Risaie”, costituita nel 2008 con lo scopo di promuovere la realizzazione di un parco agricolo urbano nell’area sud-ovest del Comune di Milano e in parte nei Comuni di Assago e Buccinasco, provando a conservare la funzione produttiva agricola attuale e a stimolare attività di valorizzazione della natura e dell’ambiente. Dall’altro c’è Dencity, nuovo progetto di diffusione della cultura per uno sviluppo locale partecipato: partendo da parole chiave come “pensiero”, “politica”, “fare”, “territorio”, si lavora per promuovere formule innovative di partecipazione alla vita sociale, al dibattito culturale e alle specificità territoriali.
Dall’incontro tra queste realtà nasce oggi Cascine Committenti, un workshop gratuito interdisciplinare di progettazione e realizzazione rivolto ai giovani. Cinque giorni in tutto, dal 23 al 27 settembre 2013, durante cui lavorare all’idea di una installazione ambientale sostenibile ispirata alle superfici specchiate del Parco delle Risaie. Survival Signal Mirror sarà il titolo dell’opera, a cui i partecipanti lavoreranno insieme all’artista e architetto Massimo Cutini, negli spazi della Cascina San Marco. Una full immersion nella natura, per godersi un tiepido incipit d’autunno, in un ambiente di assoluto relax, tra condivisione e contemplazione. Otium agreste, che si sposa con il lavoro e la ricerca creativa: qui nascerà una inedita la rete di comunicazione luminosa tra le cascine del Parco delle Risaie, gli abitanti, i visitatori e i frequentatori del Parco Teramo, favorendo il dialogo fra le cascine stesse e l’area cittadina limitrofa. Lo scopo ultimo? Far sì che la dimensione delle campagne e quella urbana, così lontane e così vicine, così diverse nei ritmi, nei valori, nelle culture radicate e perpetrate, possano tentare strade comuni, di raccordo e di scambio. Magari proprio attraverso i linguaggi dell’arte, dell’architettura, della comunicazione.
– Helga Marsala
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