Spazio all’arte urbana e ai giovani per Swab, la fiera di Barcellona. Tra graffiti, collage e multimedia, si respira aria di novità. Una carrellata di foto
Lo spostamento strategico di SWAB nel cuore della stagione fieristica porta con se una ventata di novità. Nuovo lo spazio, il Padiglione Italiano della fiera di Montjuic, nuove le sezioni, ben cinque in più rispetto alle passate edizioni. La formula vincente è il mix vivace di gallerie spagnole di vecchia data e di numerose gallerie […]
Lo spostamento strategico di SWAB nel cuore della stagione fieristica porta con se una ventata di novità. Nuovo lo spazio, il Padiglione Italiano della fiera di Montjuic, nuove le sezioni, ben cinque in più rispetto alle passate edizioni.
La formula vincente è il mix vivace di gallerie spagnole di vecchia data e di numerose gallerie straniere sbocciate negli anni recenti, arrivate da ben tredici paesi differenti.
Nel programma MYFAF (My First Art Fair), tra le gallerie invitate quest’anno si distingue Prawneg&Wolf (Brunico): spazio multidisciplinare sudtirolese, che invita il pubblico a rispondere al telefono/bottone “25 Excuses for sending this box instead of an artwork to the show”, recente lavoro di di Karla Spiluttini e Bartholomäus Traubeck. Fa per la prima volta capolino nella fiera barcellonese anche la Galleria ARTRA di Milano, che con il solo -show dei sognatori Blue and Joy, porta nella capitae spagnola il duo italiano con base a Berlino.
Passeggiando tra gli stands ci si imbatte poi nell’esecuzione di un murale, complice la galleria locale Montana vocata per eccellenza alla street art. Ed ancora in tema di street, dall’Italia, Studio Cromie di Grottaglie presenta Boris Hoppek, vecchio amico di Miss Van, attivo tra Berlino e Barcellona.
– Enrichetta Cardinale Ciccotti
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