Le Phantome de l’Opéra Garnier. Apre a Parigi l’etereo ristorante griffato Odile Decq
Una storia travagliata. Dopo ben 136 anni e un altro paio di tentativi, il ristorante dell’Opéra Garnier verrà inaugurato oggi a Parigi, per aprire al pubblico il primo luglio. Ad aggiudicarsi il progetto, due anni fa, è stata l’archi-star francese Odile Decq, nota al grande pubblico italiano per il Macro. Un intervento non privo di […]
Una storia travagliata. Dopo ben 136 anni e un altro paio di tentativi, il ristorante dell’Opéra Garnier verrà inaugurato oggi a Parigi, per aprire al pubblico il primo luglio. Ad aggiudicarsi il progetto, due anni fa, è stata l’archi-star francese Odile Decq, nota al grande pubblico italiano per il Macro. Un intervento non privo di difficoltà: l’edificio francese – progettato dall’allora sconosciuto Charles Garnier – risale al 1875 e, considerato monumento storico, è sottoposto a numerosi vincoli di tutela.
“Impossibile toccarne i muri, i pilastri e le volte in modo da garantire la totale reversibilità dell’intervento nel tempo”. Il progetto della Decq rispetta pienamente le regole de gioco: nessuna struttura a vista. Le vetrate, che chiudono il prospetto Est, seguono silenziosamente l’andamento curvilineo della facciata, ne accompagnano i movimenti assicurando una completa visibilità esterno-interno.
Ma l’intervento va anche oltre: proporre un mezzanino per raggiungere i 90 coperti. Una superficie continua che diventa una nuvola, un fantasma, un corpo etereo, immateriale che si insinua tra gli spazi e gli elementi esistenti non toccandoli mai. Un pezzo di architettura contemporanea ben riuscito che ha saputo sottrarsi al rischio di mimesi suggerito da uno degli edifici storici francesi più tutelati.
– Zaira Magliozzi
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