Fabriano e-straordinaria. Con Mario Airò
Metti uno dei musei più visitati d’Italia, una fondazione particolarmente convinta del valore didattico dell’arte, bambini entusiasti e un artista come Mario Airò. Il racconto di “E-straordinario for Kids”.
L’occasione è di quelle ghiotte: per la prima volta il Gruppo Elica e la Fondazione Ermanno Casoli presentano un progetto rivolto al mondo dell’infanzia, E-straordinario for Kids, dedicato ai figli dei dipendenti di Elica, e invitano così a Fabriano Mario Airò (Pavia, 1961). L’iniziativa, curata dal direttore artistico della fondazione, Marcello Smarrelli, rientra nell’omonimo progetto di formazione ideato dalla FEC per promuovere l’arte contemporanea nel mondo delle imprese come valido strumento didattico e metodologico.
Appuntamento dunque in una giornata di settembre al Museo della Carta e della Filigrana, museo amatissimo dai bambini, per una prima attività laboratoriale incentrata sulla produzione e sull’utilizzo della carta, produzione che da sempre identifica Fabriano nel mondo. Il genius loci quindi come punto di partenza, come conoscenza delle specificità del proprio contesto di appartenenza, ma mai disgiunto dalla metodologia del gioco con l’obiettivo di far conoscere ai bambini alcuni elementi chiave dell’identità e della storia fabrianese.
E infatti la prima fase di visita al museo si conclude con la produzione individuale di un foglio, con l’aiuto di maestri cartai affiancati da Airò, che nelle sue opere utilizza la carta sia come mezzo che come supporto per realizzare articolate installazioni e concepire lavori di grande impatto visivo e formale. “La poetica dell’artista”, spiega Smarrelli, “si distingue per un linguaggio capace di offrire un’esperienza emotiva immediata ma, al tempo stesso, ricca di riferimenti storici, concettuali e simbolici”.
La seconda fase è la stimolazione della fantasia, a partire dalla materialità della carta, attraverso la creazione di sagome libere ispirate a un antico bestiario immaginario. Il passo verso l’invenzione e l’elaborazione di nuove immagini è breve. A fare da riferimento è sia l’ars combinatoria storica che a quella presente nei cartoni animati, sulle quali interverranno successivamente con i colori e le tecniche del frottage e del grattage. Un ultimo saluto al museo e poi tutti i partecipanti raggiungono la sede della Elica per comporre, con tutte le sagome di carta prodotte, una figura unica ispirata alla maestosa complessità della statua crisoelefantina dello Zeus di Olimpia, celebre opera dello scultore ateniese Fidia, considerata una delle sette meraviglie del mondo antico.
L’incursione è riuscita e l’opera dal titolo La memoria dell’elefante si è andata a inserire tra altre opere già esposte nella sede dell’azienda, a sottolineare e rafforzare l’idea di un reale e condiviso progetto educativo, una volontà di favorire l’interazione tra il pubblico e gli artisti attraverso progetti in cui l’artista viene messo al centro del processo didattico. Nella convinzione che l’arte contemporanea sia un potente catalizzatore del pensiero e come tale svolga un ruolo fondamentale per la formazione e la crescita delle nuove generazioni.
Annalisa Trasatti
www.fondazionecasoli.org
www.elicagroup.com
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati