Ryan McNamara e James Krone: così lontani, così vicini
Brand New Gallery, Milano - fino al 9 novembre. Pronta a festeggiare il suo terzo compleanno, la Brand New propone il collaudato gioco dell’antitesi fra due mostre - forse mai così evidente prima d’ora - con le personali di Ryan McNamara e James Krone.
È possibile fermare una performance nel tempo senza affidarsi esclusivamente al gelido occhio della fotocamera o del video? Ci prova Ryan McNamara (Phoenix, 1979), allestendo nelle sale della Brand New Gallery una mostra in cui la scenografia circense corre il rischio di rubare il palcoscenico alle opere: vecchi oggetti di scena (Hands, 2012; Two Hands, 2013), due grandi tele e alcune teste di manichino ricoperte da collage di immagini colorate che rimandano alle sue azioni (Striped Bands, 2012; Head, 2012). Un’audioguida interattiva accompagna all’interno della mostra, che diviene così a sua volta una performance i cui protagonisti sono i visitatori stessi, vittime di un’imprevedibile candid camera. Attenti a come vi muovete, quindi.
I palati più avvezzi al minimalismo preferiranno la prima metà della galleria, dove le quindici tele di James Krone (Chicago, 1975) obiettivamente incuriosiscono più per il loro procedimento realizzativo – nato dall’osservazione/imitazione della nascita spontanea di alghe in un acquario disabitato – che per l’esito pittorico. Tre di queste sono montate sulla struttura di una panchina, lasciando credere al visitatore che si tratti di eleganti Tuxedo alla Henri Miller.
Silvia Somaschini
Milano // fino al 9 novembre 2013
Ryan McNamara – Ryan McNamara’s Candid
James Krone – Waterhome: we is somebody else
BRAND NEW GALLERY
Via Farini 32
02 89053083
[email protected]
www.brandnew-gallery.com
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