Francesco Vezzoli denunciato: tentata esportazione illecita di beni culturali. I carabinieri bloccano i container con i pezzi della chiesetta calabrese in partenza per gli USA: ecco le immagini
Niente da dichiarare? Sì, una chiesa del 1800, di seconda mano. Paradossalmente, questa più o meno è stata la scena verificatasi nei giorni scorsi nell’ufficio dogana di Gioia Tauro: inopinato protagonista, indirettamente, un personaggio ben noto all’ambiente artistico, Francesco Vezzoli. Ma i toni scherzosi finiscono qui: perché la denuncia per tentata esportazione illecita di beni […]
Niente da dichiarare? Sì, una chiesa del 1800, di seconda mano. Paradossalmente, questa più o meno è stata la scena verificatasi nei giorni scorsi nell’ufficio dogana di Gioia Tauro: inopinato protagonista, indirettamente, un personaggio ben noto all’ambiente artistico, Francesco Vezzoli. Ma i toni scherzosi finiscono qui: perché la denuncia per tentata esportazione illecita di beni culturali recapitata all’artista è invece molto concreta, e per niente indiretta. La vicenda è quella nota, di cui anche Artribune vi ha già parlato: ovvero quella della chiesetta sconsacrata della Madonna del Carmine di Montegiordano, che Vezzoli ha acquistato da un privato con l’intento di smontarla e trasportarla negli Stati Uniti, dove sarebbe stata rimontata nell’ambito della sua mostra al MoMA Ps1 di New York. Ma l’artista non aveva fatto i conti con la Soprintendenza di Cosenza, che ha inviato i carabinieri a sequestrare gli undici container contenenti le parti di muri già pronte per l’imbarco. La vicenda è finita cose servizio di apertura del TGR della Calabria, da cui abbiamo tratto le immagini della gallery…
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