Bruno Corà è il nuovo presidente della Fondazione Burri di Città di Castello. Assenti al Cda il dimissionario Maurizio Calvesi e il consigliere “forte” Italo Tomassoni
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Burri di Città di Castello, da tempo in programma per oggi 4 novembre, ha eletto come nuovo presidente Bruno Corà, colmando a tempi da record il vuoto creatosi con le dimissioni di Maurizio Calvesi, dopo dodici anni di presidenza. Se dunque la buona notizia è quella della scongiurata vacatio, […]
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Burri di Città di Castello, da tempo in programma per oggi 4 novembre, ha eletto come nuovo presidente Bruno Corà, colmando a tempi da record il vuoto creatosi con le dimissioni di Maurizio Calvesi, dopo dodici anni di presidenza. Se dunque la buona notizia è quella della scongiurata vacatio, in un momento in cui l’istituzione umbra è chiamata ad importanti provvedimenti, quella meno buona sembra essere la conferma di una frattura – non si sa quanto grave – all’interno del consiglio: frattura sancita dall’assenza dall’importante riunione odierna di ben 4 consiglieri sui dodici in organico. L’elezione del nuovo presidente, per la quale erano richiesti i due terzi dei voti, è stata infatti garantita dall’unanimità degli otto presenti, giusto la quota richiesta dallo statuto.
E molti hanno notato che fra gli assenti, oltre a Calvesi, c’era anche Italo Tomassoni, consigliere “forte”, amico e consulente legale di Burri, che molti davano a sua volta in corsa per la presidenza. La speranza di tutti ora è che queste schermaglie non intralcino gli importanti appuntamenti in vista, primo fra tutti l’organizzazione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Burri, nel 2015. E che l’autorevolezza e la competenza di Bruno Corà servano a superare le divisioni – nelle quali qualcuno, fra cui il consigliere regionale dell’IDV Oliviero Dottorini, aveva visto rivendicazioni di potere localistiche, del tutto avulse dall’ecumenismo del grande artista – e a proseguire l’opera di valorizzazione di un personaggio che tiene alto il prestigio dell’arte italiana a livello globale.
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