Glaucocamaleo, il primo film di Luca Trevisani. Dal museo al grande schermo
Realizzato durante il recente periodo di residenza al Macro, il primo film di Luca Trevisani è stato scelto per il Festival Internazionale del Film di Roma. Una riflessione sull'elemento acquatico, a partire dal suo ultimo ciclo di opere. Ecco il trailer, in attesa della prima
Processi alchemici, passaggi di stato, identità in mutazione, metamorfosi della materia, tra realtà e metafora. Dall’eracliteo “panta rei” fino al postulato di Lavoisier su cui si fonda una legge fondamentale della fisica – “nulla si crea, tutto si distrugge” – Luca Trevisani, durante la sua recente residenza al Macro di Roma ha indagato il senso dell’imparmanenza in natura e il concetto di necessaria trasformazione delle cose, delle forme, delle sostanze, attraverso un nuovo ciclo di opere da titolo Identity is a cloud. Let’s write down the book of water. Al centro, come spunto concettuale e immagine di riferimento, l’elemento acquatico, capace di evocare per eccelleza l’idea del movimento ciclico, con la sua infinita serie di trasmutazioni e con la sua capacità di ottenere volumi e consistenze sempre diversi.
Da qui è partito Trevisani per realizzare il suo primo film, Glaucocamaleo, girato quasi interamente al Macro, proprio nel periodo del suo soggiorno romano. Un’opera che è stata adesso selezionata dall’ottavo “Festival Internazionale del Film di Roma”: la prima sabato 9 novembre alle 17, negli spazi del Maxxi, con replica il giorno seguente alle 22.30.
Accanto a Trevisani, c’è anche un altro artista che arriva dalla terza edizione del programma Artisti in residenza e che approda al Festival diretto da Marco Müller: Riccardo Giacconi ha anche lui realizzato il suo film Chi ha lottato con l’angelo resta fosforescente durante i mesi di atelier nel museo capitolino. Il progetto, sviluppato in collaborazione con la poetessa Maria Luisa Spaziani, è legato al poema-romanzo Giovanna d’Arco (1990), una delle opere più sperimentali dell’intensa autrice torinese. Proiezioni ancora al Maxxi, il 9 e il 10 novembre, alle 20 e alle 14.30.
– Helga Marsala
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