I gioielli di Gaetano Pesce da Stefania Miscetti, a Roma. Microsculture in resina da modellare sul corpo, preziosi come forme naturali. Opening e allestimento in una carrellata di foto

In origine erano le Industrial Skin, volti stilizzati incisi su superfici sottili, esaltando la qualità tattile e il sapore industriale della resina, sorta di pelle artificiale. Oggi, Gaetano Pesce, tra i designer  italiani più conosciuti e apprezzati al mondo, ha collezionato un’ampissima produzione di oggetti che nell’uso della resina poliuretanica trovano la loro preziosità è […]

In origine erano le Industrial Skin, volti stilizzati incisi su superfici sottili, esaltando la qualità tattile e il sapore industriale della resina, sorta di pelle artificiale. Oggi, Gaetano Pesce, tra i designer  italiani più conosciuti e apprezzati al mondo, ha collezionato un’ampissima produzione di oggetti che nell’uso della resina poliuretanica trovano la loro preziosità è specificità: subito riconoscibili all’occhio, con quei cromatismi accesi e quella fattura artigianale, e subito connessi al senso del tatto: materiale freddo, liscio, plastico, flessibile, chimico, di una sensualità assolutamente propria. Fra i moltissimi esperimenti condotti con questo medium, ci sono anche i bijoux, fin dagli anni Novanta progettati da Pesce con raffinato gusto per l’ornamento e per la relazione tra corpo e oggetto: data la natura della resina, i gioielli si adattano alla silhouette, come una seconda pelle.
Una gamma di questi pezzi unici, creata per l’occasione, è esposta adesso a Roma, alla galleria Stefania Miscetti. Rigorosamente realizzati a mano, i bracciali, le collane e le spille giocano col concetto di scultura, in quanto creazioni plastiche che accolgono e riflettono la luce, con la loro struttura morbida e irregolare: nuclei organici, quasi cangianti, sono ulteriormente vivificati dalle trasparenze ambrate e dalle lamine rosso fuoco, verde smeraldo e azzurro cielo. Frammenti di un paesaggio naturale e insieme immaginario.
Allestiti in una maniera insolita, ad adornare le sagome femminili schizzate su sfondi di cartone, i gioielli di Pesce sono approdati a Roma grazie ad un progetto messo a punto in collaborazione con Adachiara Zevi, presidente della Fondazione Bruno Zevi. Durante l’opening, tra vari ospiti del mondo dell’arte, del design, dello spettacolo, anche Roberto D’Agostino, he ha introdotto il lavoro dell’artista.

– Helga Marsala

fino al 30 gennaio 2014
Galleria Stefania Miscetti
Via delle Mantellate 14, Roma
www.studiostefaniamiscetti.com

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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