La Fondazione Premio Napoli adotta un artista. Napoletano, naturalmente. E gli affida, ogni anno, l’immagine dell’evento. I Ritratti di Monica Biancardi protagonisti della stagione 2013-14

Sostenere la ricerca nel campo della letteratura e delle scienze umane e sociali, lavorando al contempo per la promozione, su scala internazionale, dell’immagine di Napoli e del territorio campano. È la mission della Fondazione Premio Napoli, che ogni anno, tra le varie attività in campo, lancia il “Premio Napoli per la lingua e la cultura […]

Sostenere la ricerca nel campo della letteratura e delle scienze umane e sociali, lavorando al contempo per la promozione, su scala internazionale, dell’immagine di Napoli e del territorio campano. È la mission della Fondazione Premio Napoli, che ogni anno, tra le varie attività in campo, lancia il “Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana”. E a coté, in tema di contaminazioni e di azione creativa ad ampio raggio,  promuove il progetto “La Fondazione adotta un artista”. L’idea è quella di affidare il concpet visivo e l’impostazione grafica dell’evento ad artisti napoletani, utilizzando un loro lavoro per la cartellonistica, il sito, la campagna di comunicazione, valorizzandolo anche attraverso alcuni momenti dedicati.
Se nel 2012 era toccato ai writers Ciop&Kaf, il 2013 ha visto primeggiare la fotografa Monica Biancardi, con il suo ciclo Ritratti. Ciclo che, per l’occasione, si arricchisce di nuovi scatti:  i tre vincitori dell’edizione 2013 del Premio Napoli, insieme al drammaturgo Enzo Moscato e ad altri personaggi del mondo della cultura (tra questi Gian Luigi Beccaria, Stefano Rodotà e Fabio Pusterla, ospiti della Fondazione per un programma di Lectio Magistralis, al Maschio Angioino) entrano a far parte di questa intensa galleria in bianco e nero. L’obiettivo di Biancardi immortala, per lo più, persone comuni (il pescivendolo, il chirurgo, l’attore, la cameriera, la portinaia…) esaltandone i volti e le mani – queste ultime spesso enfatizzate con accenti teatrali – e incorniciandole in un’aura d’azzurro elettrico, quasi a farne icone di un tempo presente, scandito da singolarità straordinarie. La bellezza del quotidiano filtra attraverso un racconto per immagini che si sofferma sulle vite, le azioni, i caratteri, le ritualità, i mestieri di lavoratori e lavoratrici, con i loro piccoli e grandi talenti. Solo i nomi, su una targhetta, a segnarne l’identità, accanto alla professione: un elenco di nomi qualunque, per una collezione di individualità irripetibili.
Una composizione dei Ritratti diventa così il segno grafico della Fondazione Premio Napoli, per tutta la rassegna di eventi 2013-2014, mentre l’intero corpus sarà proiettato nel corso della cerimonia di premiazione, il prossimo 13 dicembre.

– Helga Marsala

www.premionapoli.it

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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