Crepe che infrangono superfici monocromatiche come improvvisi terremoti. Linee tese che si incrociano e allontanano, ora trattenendo ora sfogando l’energia rimasta inespressa nelle viscere del mondo, congelata in un invisibile stato entropico. È in questa altalena di stasi e movimento che si colloca la ricerca di Roberto Pietrosanti (L’Aquila, 1967; vive a Roma), artista che insegue l’obiettivo di dare forma alla sintesi di “azione in potenza” e “azione in atto”. Se il bianco e il nero, opposti per antonomasia, segnalano l’inappagante impossibilità di una conciliazione, ecco che il rosso – in tutta la sua sprezzante vitalità – rappresenta l’utopia, divenuta esistenza artistica, della loro fusione. La ricerca, però, non è conchiusa nei margini delle cornici: il dubbio che qualcosa sia rimasto (e, forse, debba rimanere) irraggiungibile, permane nelle guglie spinose della materia scomposta, fratture contemporanee dell’armonia classica.
Irene Roberti Vittory
Firenze // fino al 15 febbraio 2014
Roberto Pietrosanti – Atto e Potenza
a cura di Marco Meneguzzo
SANTO FICARA
Via Ghibellina 164/r
055 2340239
[email protected]
www.santoficara.it
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