Dodici mesi nel segno dell’arte. Il calendario del 2014 è firmato D’Auria: i dipinti di Alberto Di Fabio, da gennaio a dicembre, per un’edizione limitata a misura di collezionista
Nuovo anno, tempo di auguri, di classifiche, di bilanci, di progetti e di… calendari. Già, è lui il must per eccellenza, gadget che non deve mancare tra Natale e Capodanno, da quello griffato dal fotografo superstar a quello dall’anima benefica, da quello ultra basic che ti regala il panificio sotto casa a quello un poco […]
Nuovo anno, tempo di auguri, di classifiche, di bilanci, di progetti e di… calendari. Già, è lui il must per eccellenza, gadget che non deve mancare tra Natale e Capodanno, da quello griffato dal fotografo superstar a quello dall’anima benefica, da quello ultra basic che ti regala il panificio sotto casa a quello un poco kitsch distribuito dal parrucchiere fashion. E poi c’è quello d’artista. Il calendario di D’Auria Media Group, per esempio, gruppo che fa capo alla holding Darfin Partecipazioni, tra i primi cinquanta operatori italiani del comparto grafico.
Risale a qualche tempo fa l’idea di produrne uno firmato da un artista contemporaneo, curato in ogni dettaglio, come se si trattasse di una vera e propria opera d’arte. Special guest del 2014 è Alberto Di Fabio, con la sua pittura energica, iper cromatica, definita, seducente, che dietro l’apparente gusto decorativo nasconde un minuzioso studio dell’universo scientifico, fra distese galattiche e intrecci cellulari, fra microcosmi biologici e paesaggi stellari.
Ecco così l’artista diventare protagonista di quest’ultima edizione targata D’Auria, confezionando un prodotto che va oltre la comune idea di illustrazione: il calendario è infatti pensato nei termini di una piccola mostra monografica, della durata di un anno solare, con dodici opere realizzate ad hoc, ma anche come multiplo ltd: ognuno dei 250 esemplari è stato infatti firmato e numerato dall’autore. Ad arricchire l’oggetto, come ogni pubblicazione d’arte che si rispetti, ci sono un’introduzione critica, una biografia di Di Fabio e un dialogo con Luciano Marucci, che analizza il suo percorso di ricerca. “Lo scorrere del pennello sulla carta o sulla tela, le increspature dei colori ad acqua che si dissolvono in altre velature, mi ricordano il movimento della terra, dei fi umi, delle sinapsi neuronali. Il sogno dello spettatore che, perturbato dai colori e dai segni, entra nelle emozioni cinetico-sensoriali e può viaggiare in mondi paralleli, è quello che cerco e in cui credo”: un testo che funziona come ritratto d’artista e che svela, tra racconti biografici, segreti tecnici e viaggi concettuali, l’universo proteiforme di uno dei più apprezzati pittori italiani del momento, tra i pochissimi italiani inseriti nella premiata scuderia Gagosian.
– Helga Marsala
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati