Il mondo è grande, ma New York è sempre New York. E allora tre gallerie italiane prenotano stand sia all’Armory che a Frieze: che scalda i motori per la terza edizione a maggio
Giusto qualche giorno fa parlavamo dell’edizione 2014 dell’Armory Show, e di come la storica fiera newyorkese si attrezzasse – aiutata dal contemporaneo opening della Whitney Biennial – per rintuzzare gli attacchi di Frieze nella leadership del settore. Obbligatorio dunque anche andare a dare un’occhiata più da vicino anche alla rassegna che per il terzo anno […]
Giusto qualche giorno fa parlavamo dell’edizione 2014 dell’Armory Show, e di come la storica fiera newyorkese si attrezzasse – aiutata dal contemporaneo opening della Whitney Biennial – per rintuzzare gli attacchi di Frieze nella leadership del settore. Obbligatorio dunque anche andare a dare un’occhiata più da vicino anche alla rassegna che per il terzo anno compie la trasvolata Londra-New York: concentrandoci sulle gallerie partecipanti, che anche per Frieze – che pur apre due mesi dopo, 9 maggio rispetto al 6 marzo dell’Armory – sono ormai note.
La prima considerazione per una volta la riserviamo agli italiani: già, perché sono ben tre gli espositori – Continua da San Gimignano, Massimo De Carlo da Milano e Lorcan O’Neill da Roma – che doppiano la presenza, quasi a volersi creare, con due importanti fiere, una sorta di temporary shop primaverile nella Grande Mela. Otto nel complesso le presenze tricolori, completate da Alfonso Artiaco da Napoli, Raffaella Cortese (Milano), Massimo Minini (Brescia), Franco Noero (Torino), T293 (Napoli-Roma).
190 in totale le gallerie presenti a Randall Island per Frieze New York, con molti nomi “pesanti” che debuttano o in qualche caso ritornano, da Gladstone alla messicana Kurimanzutto, a The Box from Los Angeles.
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