Sky Arte update: Gioele Dix e Lella Costa, Gad Lerner e Ferruccio De Bortoli sono tra i ciceroni d’eccezione che accompagnano i visitatori al Memoriale della Shoah di Milano. Aperture straordinarie, in Stazione Centrale, per un luogo simbolo dell’Olocausto
É un triste primato quello che fa della Stazione Centrale di Milano un luogo unico in Europa. Perché non c’è altro scalo ferroviario – non in Austria o Germania, Francia e Olanda – che abbia mantenuto inalterata la propria configurazione architettonica, lasciando al proprio posto le banchine e i binari da cui partirono settant’anni fa […]
É un triste primato quello che fa della Stazione Centrale di Milano un luogo unico in Europa. Perché non c’è altro scalo ferroviario – non in Austria o Germania, Francia e Olanda – che abbia mantenuto inalterata la propria configurazione architettonica, lasciando al proprio posto le banchine e i binari da cui partirono settant’anni fa i treni diretti ai campi di concentramento. È attorno al famigerato binario 21, inizio della fine per centinaia di ebrei italiani, che si stringe il Memoriale della Shoah, complesso che intreccia la propria fisionomia a quella di una delle stazioni più trafficate del Paese. Con l’effetto, straniante, di portare a riflettere su quel senso di quotidiana e orrenda indifferenza che indurrà Hannah Arendt a parlare di “banalità del male”.
Un processo lungo e complesso quello che ha portato alla definizione del progetto per il Memoriale, alla sua ideazione e progressiva implementazione. Un’avventura cominciata nel 2002 e condotta un passo alla volta, arrivando nell’autunno dello scorso anno all’inaugurazione di un luogo pensato nell’alternanza tra spazi restituiti all’immagine che avevano settant’anni fa – con i vagoni piombati in attesa sui binari – ed altri invece realizzati ex-novo, attrezzati per offrire possibilità di studio, analisi, riflessione e condivisione. Una realtà che vive ad oggi in via pressoché esclusiva per visite scolastiche e didattiche, ma che punta di entrare a regime al più presto, una volta conclusi gli ultimi lavori di definizione degli spazi. Assume allora una rilevanza particolare l’apertura straordinaria gratuita (escluso il diritto per una prenotazione caldamente consigliata) di domenica 26 e lunedì 27 gennaio, calendarizzata nei giorni in cui si celebra l’anniversario della liberazione del campo di Auschwitz. Un evento che vive di ulteriori motivi di unicità, grazie alla partecipazione a sorpresa, nel corso della due giorni, di ciceroni d’eccezione. Saranno tra gli altri anche Lella Costa e Gioele Dix, Gad Lerner e il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli a condurre i visitatori nei luoghi dell’incubo. Eletti oggi a simbolo del ricordo.
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