Le opere di Ryts Monet (Bari, 1982) esposte a Tokyo sono elementi fluttuanti fra reale e immaginario, sacro e profano, archeologia e fantascienza, divenendo sintesi di mondi dialettici e opposti. Sisters è una collezione di repliche della Statua delle Libertà create con trielina su una serie di 88 stampe. Con ironia, il numero 88 è sia emblema di accumulo capitalistico sia tensione verso l’infinito, dove le repliche sembrano visivamente smaterializzarsi. Le diverse statue sono localizzate nei luoghi più disparati del mondo. Fra queste emerge quella di Ishinomaki, l’area devastata dallo tsunami, dove l’artista nel gennaio 2013 ha scattato la fotografia Amaterasu Goddess of Sun. La fotografia è poi divenuta bandiera: reincarna per colore ed essenza sia il sole della bandiera giapponese, infranto però dalla violenza della natura, sia Amaterasu, dea del sole a cui l’imperatore si rivolge ogni giorno e da cui egli stesso discende.
Il paesaggio post-apocalittico della costa giapponese è rappresentato in tutta la sua desolazione e asprezza nella videoproiezione The Magic Piper of Ishinomaki. Un suonatore di flauto ripercorre con cadenza rituale un percorso immaginario fra le macerie accumulate dopo le varie catastrofi, di cui una è ancora presente ma invisibile, la radioattività, che come la musica condiziona in maniera immateriale il corpo. All’interno della galleria ci si sente in un caleidoscopio. L’artista ci conduce in una suggestiva costellazione dove storie e analogie sovvertono la comune lettura dei simboli fino a renderli simulacri. L’esposizione diviene viaggio, lettura raffinata di miti e ricerca critica sull’inconciliabilità fra ordine naturale e umano.
Alice Covatta
Tokyo // fino al 2 marzo 2014
Ryts Monet – Sisters
COEXIST GALLERY
3-18-17 Kiba Koutouku
+81 (0)3 58099949
[email protected]
http://coexist-tokyo.com/
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