A Milano Fulvio Chimento presenta il suo nuovo libro. L’arte italiana e gli orizzonti del nuovo millennio, nelle analisi di trentasette uomini di cultura
Dove stanno andando l’arte, l’estetica, il gusto del contemporaneo? Come stiamo vivendo questo inizio di secolo e di millennio, dal punto di vista della comunicazione, della creatività, del pensiero sul bello e sul visivo? Se lo è chiesto Fulvio Chimento, giovane critico e curatore romano, insieme a trentasette personaggi del mondo della cultura, ospiti del suo […]
Dove stanno andando l’arte, l’estetica, il gusto del contemporaneo? Come stiamo vivendo questo inizio di secolo e di millennio, dal punto di vista della comunicazione, della creatività, del pensiero sul bello e sul visivo? Se lo è chiesto Fulvio Chimento, giovane critico e curatore romano, insieme a trentasette personaggi del mondo della cultura, ospiti del suo volume “Arte italiana del terzo millennio”, edito da Mimesis: artisti, curatori, critici, docenti universitari, galleristi, direttori di museo e di riviste d’arte, intervistati dall’autore tra il 2011 e il 2013, raccontano presente e futuro del Paese, riflettendo sui cambiamenti in corso.
Un’osservazione difficile, perché priva della distanza storica necessaria ad ogni analisi lucida, ma proprio per questo appassionante: a fare la differenza è il coinvolgimento diretto, intellettuale ed emotivo, nella temperie di idee, di immagini ed energie, nel fermento tecnologico e mediatico, nell’elaborazione di codici e di linguaggi, ma anche negli scenari politico-economici in mutazione e nella morsa di una crisi che porta con sé aperture e significati controversi.
Ne parlano, tra gli altri, Gillo Dorfles, Renato Barilli, Enzo Cannaviello, Paola Capata, Wainer Vaccari, Franco Guerzoni, Eva Marisaldi, Walter Niedermayr, Zimmerfrei, Cesare Pietroiusti, Nico Vascellari, Massimiliano Tonelli, Paola Guadagnino, solo per citarne alcuni. La presentazione, che vedrà Chimento affiancato da Emilio Isgrò e Stefano Castelli, è fissata per il 26 febbraio 2014 alle 18, negli spazi dello Studio Emilio Battisti di Milano.
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