Milano Updates: nella sezione “moderno” di Miart non si possono mescolare opere storiche e contemporanee? E da Cardelli&Fontana i ‘giovani’ vanno nello storage d’artista firmato Fabrizio Prevedello

Qualche norma della fiera Miart impedisce ai galleristi della sezione Established di mescolare arte moderna e contemporanea. Bisogna scegliere o una o l’altra parrocchia e stare dentro agli steccati. “Ma noi sono anni che in galleria facciamo questo tipo di ragionamento e di proposta e ci è spiaciuto non averlo potuto fare qui“, dice Massimo […]

Qualche norma della fiera Miart impedisce ai galleristi della sezione Established di mescolare arte moderna e contemporanea. Bisogna scegliere o una o l’altra parrocchia e stare dentro agli steccati. “Ma noi sono anni che in galleria facciamo questo tipo di ragionamento e di proposta e ci è spiaciuto non averlo potuto fare qui“, dice Massimo Biava, della galleria Cardelli&Fontana. E allora? “E allora le opere degli artisti più contemporanei della galleria, da Mirco Marchelli a Fabrizio Prevedello passando per Simone Pellegrini fino ad arrivare a Vettor Pisani sono stati messi in magazzino“. Già, ma in un magazzino aperto, visibile a tutti e progettato da uno degli artisti stessi, Fabrizio Prevedello, che così ha astutamente aggirato le prescrizioni. D’altronde in magazzino si può tenere tutto. Solo uno degli stand allestiti in maniera curiosa a Miart, così come quello di Robilant+Voena, gallerista londinese, che ha ordinato le opere dei grandi nomi dell’arte italiana degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta su una timeline. Una autentica infografica, ma con opere vere. E che opere…

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