Milano Updates: video e foto a volontà da un venerdì sera a tutta festa. Balli e ore piccole risvegliano con gusto la città da bere di trent’anni fa

La Milano pettinata, ma soprattutto quella spettinata, la Milano degli addetti ai lavori e semplicemente quella degli appassionati e poi tutta la compagnia di giro che segue tutte le fiere che siano a Londra o a Lima in vetta alle Ande, si è concessa finalmente una bella serata di divertimento. Il tutto a margine di […]

La Milano pettinata, ma soprattutto quella spettinata, la Milano degli addetti ai lavori e semplicemente quella degli appassionati e poi tutta la compagnia di giro che segue tutte le fiere che siano a Londra o a Lima in vetta alle Ande, si è concessa finalmente una bella serata di divertimento. Il tutto a margine di una fiera Miart finalmente contornata da eventi all’altezza nei musei e negli spazi d’arte cittadini (l’HangarBicocca, Palazzo Reale, il Pac…) e finalmente corroborata da una costellazione di feste, party e eventi notturni degni di essere chiamati tali. Le inaugurazioni delle gallerie (a Lambrate come a Porta Venezia e poi anche il nuovo spazio della galleria Zero…) hanno solo fatto da preludio a quel che è successo dopo. Insomma, feste, danze e ore piccole dappertutto. A partire dalle performance nell’ex Hotel Splendor, uno strepitoso progetto di Traslochi Emotivi (ne parleremo più diffusamente in una news apposita), un albergo-performance o una performance-albergo tutta da decifrare, ma comunque in uno spazio reso magico dall’intervento della casa di produzione di Giulia Currà. Poi la Fondazione Trussardi con il suo ciclo di proiezioni Cine Dreams tra arte, cinema e architettura dove l’architettura è la volta del Planetario di Milano. La prima serata è stata dedicata ai film di Stan VanDerBeek (New York, 1927 – Baltimora, 1984), opere per lo più degli anni Sessanta: ventun film sparati simultaneamente da ventun proiettori all’interno della cupola del planetario. Per tutta la notte fino alle sei del mattino. VanDerBeek vedeva di buon occhio che la gente portasse coperte e cuscini e sonnecchiasse sotto i suoi film e così tanta gente ha fatto anche a Milano. O per lo meno quelli che sono riusciti ad avere la meglio di una fila lunghissima che lambiva Porta Venezia.

Tutt’altro che dormire, invece, hanno pensato di fare i frequentatori (artisti, galleristi, collezionisti) della festa che le gallerie milanesi (le stesse che avevano inaugurato qualche ora prima), hanno organizzato negli spazi della Sala Venezia del Circolo Combattenti e Reduci. Il party è stato tematizzato tra la balera e la sagra paesana, e gli spazi della Sala si prestano alla perfezione: lucine, festoni, “catering” gestito dalle signore del circolo con involtini e verdure al forno e poi tavoloni comuni. Agli strumenti il gruppo di buontemponi dei Cialtron Trio, direttamente da Roma. E dunque giù con Renato Carosone, Fred Bungusto, Parlami d’Amore Mariù, Bi Bop a Lula e chi più ne ha più ne metta (vi lasciamo a qualche spezzone videofilmato). Balli, danze e trenini a più non posso finché, a ora tarda, il bis è stato concesso esclusivamente grazie all’intervento sul palco di Roberto D’Agostino nient’affatto rassegnato ad andare a letto e con lui tutto il resto della ciurma. Una festa spensierata e ben riuscita: un bell’esempio di alleanza tra gallerie (il party è stato organizzato da 9 gallerie) per un risultato efficace. Sarà l’aria del 2015, l’anno-in-cui-tutto-dovrà-funzionare, saranno i primi vagiti di rampantismo renziano, ma Milano appare ottimista come non lo era mai stata durante le precedenti edizioni di Miart.

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