I Martedì Critici, sfrattati, si spostano al Macro. L’odissea romana del famoso ciclo di art talk non ha fine: se la Sovrintendenza vigila, gli spazi pubblici restano chiusi
Nati a Roma quattro anni fa, i Martedì Critici sono via via cresciuti: dall’iniziale sede, nello studio del loro ideatore e curatore, Alberto Dambruoso, hanno presto assunto una veste istituzionale, conquistando spazi pubblici e museali, mentre alla piazza romana si aggiungevano quelle di Milano e Napoli. Eppure, è proprio a Roma che il fortunato format […]
Nati a Roma quattro anni fa, i Martedì Critici sono via via cresciuti: dall’iniziale sede, nello studio del loro ideatore e curatore, Alberto Dambruoso, hanno presto assunto una veste istituzionale, conquistando spazi pubblici e museali, mentre alla piazza romana si aggiungevano quelle di Milano e Napoli. Eppure, è proprio a Roma che il fortunato format ha incontrato gli ostacoli maggiori. Dopo una stagione all’Auditorium Mecenate, tra il 2011 e il 2012, per una serie di problemi amministrativi, legati alla gestione del sito monumentale, all’ostinata imposizione di un biglietto d’ingresso (improponibile per dei semplici incontri) e all’aumento dei balzelli per l’affitto della location, il ciclo di art talk era approdato al Chiostro De Bramante, sede anch’essa storica, ma affidata alla società Dart. E dunque – come sempre quando c’è di mezzo un privato – gestita in maniera più agevole, veloce, semplice.
Esperienza proseguita senza intoppi, per due anni di fila, con il supporto di sponsor e una macchina oramai rodatissima, capace di autosostenersi e di contare su un numero ampio di affezionati. Anche il capitolo del Chiostro, però, si è concluso. Bruscamente. Il motivo? Alcuni interventi di manutenzione straordinaria disposti dalla Sovrintendenza e inderogabili (in barba al palinsesto di eventi già ufficializzato da Dart, con tanto di contratti firmati. Ma tant’è).
Scatta dunque un nuovo tentativo con L’Auditorium Mecenate, nella speranza di trovare stavolta, in tempi brevissimi, un accordo. L’associazione Iter – Percorsi di cultura, che ha in gestione lo spazio, dà il suo benestare, ma qualcosa non va per il verso giusto. E fino alla vigilia del talk, la nebbia più assoluta: risposte vaghe o addirittura assenti. La colpa? Ancora una volta di inghippi, ritardi, bizantinismi e burocrazie varie, legati all’apparato delle Sovrintendenze. Non c’erano i tempi, mancava una firma, l’iter non era completo, e via discorrendo. Risultato? L’Auditorium Mecenate, gioiello dell’antichità romana, poco sfruttato e poco conosciuto dai Romani stessi, continuerà a dormire. Nella quiete delle bibliche lentezze e delle rigorose trafile burocratiche, che paralizzano il Paese, comme d’habitude.
Così, i Martedì Critici, trovatisi da un giorno all’altro senza casa – e proprio nella loro città d’origine – riescono in corner a uscire dai guai. A tendere una mano è stata Alberta Campitelli, direttrice ad interim del Macro, offrendo la Sala Cinema del Museo per l’intero ciclo primaverile. Un altro luogo eccellente, consegnato anch’esso a un triste destino di incertezze politiche e gestionali, fattosi avanti per prestare soccorso. Grazie alla sensibilità di un dirigente, per una volta attento più ai contenuti che ai numeri di protocollo.
Si riparte dunque, a sorpresa, nella cornice del Macro, con Gianfranco Notargiacomo, artista romano nato nel 1945, con alle spalle una laurea in filosofia e un percorso nel campo della performance, della scultura concettuale, dell’installazione e poi della pittura, spinta progressivamente verso l’astrazione. Un linguaggio, il suo, fatto di gesti impetuosi, di colori brillanti di forme vive. Da scoprire più da vicino, in un nuovo incontro vis à vis, introdotto dal consueto commento critico di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti.
– Helga Marsala
8 aprile 2014, ore 19-21
Museo MACRO – via Reggio Emilia 54 / Sala Cinema, Roma
Ingresso: libero
www.imartedicritici.com
*Rivceviamo e pubbblichiamo, in data 15 aprile 2014, la seguente nota da parte della società Zètma Progetto Cultura:
L’Auditorium di Mecenate, suggestivo spazio della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, viene regolarmente aperto su prenotazione e, grazie agli appuntamenti di “Roma segreta”, viene inserito in un calendario di visite guidate e incontri affidati a società private e associazioni culturali attraverso un Bando Pubblico Autofinanziato. I termini per l’affidamento del bando seguono un preciso regolamento e non possono essere modificati in corso d’opera.
L’Associazione Culturale Iter è stata aggiudicataria dell’Auditorium di Mecenate per il 2013 e lo sarà fino a fine aprile 2014, grazie ai 4 mesi di proroga decisi dall’Amministrazione.
Gli organizzatori dei “Martedì critici” hanno inviato alla Sovrintendenza una lettera di richiesta dello spazio solamente venerdì 4 aprile 2014 richiedendone l’uso a titolo gratuito, da metà aprile a giugno 2014, ovvero per lo più al di fuori del periodo di assegnazione del bando. Non si tratta quindi di “bibliche lentezze” e “rigorose trafile burocratiche” ma di semplice rispetto delle regole.
Gli organizzatori avrebbero potuto partecipare regolarmente al Bando ed essere aggiudicatari delle attività culturali dell’Auditorium di Mecenate, a titolo gratuito e autofinanziandosi con il pagamento del biglietto d’ingresso, oppure avrebbero potuto chiederne l’uso alla Sovrintendenza, corrispondendo il canone previsto dalla messa a reddito.
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